Per analogia
giovedì 13 aprile 2017
La lettura della determina dirigenziale n° 74 del 7 marzo scorso prima e della delibera CC n° 4 del 28 marzo, appena dopo, consegna a chi legge l’immagine di un’Amministrazione, che si premura da un lato di istruire l’istanza di partecipazione a un bando regionale per l’ottenimento di un contributo finanziario e dall’altro dà immediata attuazione all’autorizzata applicazione in bilancio da parte del Ministero dell’Economia e Finanze dell’avanzo d’amministrazione per 1 milione e 53 mila.
L’approfondimento del contenuto della determina 74 ha messo in luce, attraverso l’esercizio del diritto d’accesso, che con la partecipazione al bando regionale l’Amministrazione tende ad assicurarsi un contributo per la bonifica delle coperture in eternit di alcuni edifici di proprietà comunale del centro storico.
La Regione Piemonte, in verità, da tempo stanzia nel proprio bilancio risorse finalizzate ad incentivare detta attività da parte dei Comuni; non prevede però contributi per la bonifica di edifici di proprietà privata.
Di per sé l’amianto non è pericoloso, lo diventa solo se, a causa delle scarse condizioni di conservazione, libera nell’ambiente le fibre che si sprigionano; è assolutamente prudente provvedere quindi alla sua rimozione per eliminare ogni pregiudizio alla salute di tutti, nessuno escluso.
Poiché la questione è seria e non va sottovalutata sono i Comuni a farsi direttamente carico del problema, erogando contributi in autonomia.
Abbiamo rilevato attraverso la rete internet che hanno da tempo regolamentato la concessione di appositi contributi: Bra e Chivasso in Piemonte, Pregnana in Lombardia, Legnago nel Veneto, Castelnuovo Magra in Liguria, Quattro Castella e Soliera in Emilia-Romagna, San Giovanni Teatino in Abruzzo, Arnesano in Puglia; d’altra parte – per analogia – Arona ha deliberato di concedere agevolazioni tributarie per le imprese operanti sul territorio e di nuova costituzione.
Se ai 9 soggetti (tra liberi professioni, artigiani e pubblici esercenti) che beneficiano quest’anno delle agevolazioni fiscali si fossero aggiunti anche altri soggetti, beneficiari di un contributo “una tantum” per la bonifica dell’amianto, saremmo stati veramente grati all’Amministrazione per l’elevato grado di autarchia conseguito.
Non è però così!, e forse neppure legato a ragioni finanziarie.
Per appurare la fondatezza di questa supposizione ci saremmo spinti anche ad analizzare in dettaglio la sopra citata delibera consiliare con la quale viene variato in aumento di € 1.365.732,70 il saldo in pareggio della competenza dell’entrate e delle uscite di bilancio 2017.
Non ci è stato possibile farlo perché, non risultando accessibile del nuovo sito comunale la pagina relativa ai bilanci, non abbiamo potuto raffrontare il prospetto delle spese d’investimento, allegato all’approvato bilancio, con quello allegato alla variazione dello stesso bilancio.
Molto verosimilmente benché incompleto si saranno premurati a fare installare ugualmente il nuovo sito in vista della recente seduta del Consiglio Comunale, nel cui ordine del giorno compariva la trattazione di un’interrogazione del Gruppo consiliare “Costruiamo il futuro” riguardante il sito.
Pur tuttavia dalla narrativa della delibera n° 4 abbiamo appreso che sono stati finanziati: la passeggiata di Lungo lago Marconi per € 217 mila, il rifacimento di tappetini stradali per € 190 mila, la manutenzione della scuola materna Battisti per € 86 mila, la manutenzione della scuola materna di via Piave per € 52 mila, la realizzazione di rotatoria stradale nel nodo di via Chinotto-via 2 Giugno e via Bixio per € 68,9 mila, la manutenzione di parcheggio Aldo Moro per € 94 mila e il riscatto degli impianti d’illuminazione pubblica per € 70 mila.
E attraverso la consultazione dell’allegato A della delibera GC n° 34 del 28 marzo di approvazione del PEG siamo riusciti ad integrare l’elenco con: la manutenzione del lavatoio di Mercurago per € 83,6 mila, una tribuna per manifestazioni straordinarie nel campo sportivo per € 40 mila, opere turistiche “non definite” in aree paesaggistiche per € 35 mila.
L’ammontare di tutte queste opere menzionate è di € 936,500 e la differenza di € 429.232,7 è da ripartire fra in interventi della spesa corrente e di spese d’investimento e/o manutenzione straordinaria d’importo non superiore a € 20 mila, fatta eccezione per la manutenzione straordinaria di strade, il cui unico stanziamento raggruppa più interventi.
Lasciamo alla discrezionalità di chi legge l’individuazione e/o la valutazione dell’esistenza o meno di uno spazio finanziario in alternativa a talune opere per incentivare la bonifica di coperture in eternit ad opera di pochi, ma a vantaggio di tutti.
Noi -che lo davamo per scontato perché la tutela della salute ha priorità assoluta rispetto a talune scelte prettamente discrezionali e non urgenti e necessarie – aggiungiamo anche che la soluzione – per chi deve bonificare – può passare attraverso la configurazione di un intervento mirato ad ottenere un vantaggio ambientale, che è un tipo di ristrutturazione, per la quale da parte dello Stato ci sono incentivazioni in corso.
M. Cavalli – A. Di Natale – M. Ziggiotto