anno 2024Cronaca e attualità

Goletta dei Laghi 2024, la foce del Vevera è fortemente inquinata

giovedì 18 luglio 2024 – Comunicato stampa Legambiente 
Risultati del monitoraggio microbiologico di Goletta dei Laghi nel basso Verbano 
Foce Vevera ad Arona e rio Arlasca al confine con Dormelletto risultati fortemente inquinati. Nella norma lo scarico a lago del rio S. Luigi ad Arona e le foci dei torrenti Tiasca a Meina ed Erno a Lesa.

Nei giorni scorsi – in occasione della tappa piemontese di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente, che ogni anno, effettua i monitoraggi scientifici sullo stato ecologico di 40 laghi italiani – sono stati comunicati i risultati della analisi di 10 punti critici del Verbano piemontese e 5 punti sul lago d’Orta.
Il basso Verbano presenta, come sempre, delle situazioni di luci e ombre con il ripresentarsi di una situazione di forte inquinamento alla foce del torrente Vevera ad Arona e anche il rio Arlasca, che costituisce il confine tra Arona e Dormelletto, conferma il suo stato di forte criticità riscontrato da sempre. La classificazione di forte inquinamento viene assegnata quando i valori delle analisi risultano oltre il doppio dei limiti previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia.
I prelievi delle acque sono stati effettuati dai volontari di Legambiente – adeguatamente formati – nella giornata del 3 luglio 2024 e i campioni sono stati recapitati nella stessa mattinata, in ambiente refrigerato, presso il laboratorio di Novara di Arpa Piemonte per le analisi microbiologiche. Attività svolta nell’ambito di un protocollo di collaborazione tra l’Agenzia Regionale e l’associazione ambientalista.

La situazione generale in dettaglio delle aree balneabili e degli immissari a lago di Arona è la seguente:

  • Per quanto riguarda la foce del torrente VEVERA, i risultati delle analisi riportano ad una situazione di forte inquinamento, con un rilevamento di Escherichia Coli (*) di 1.240 UFC/100 ml e di Enterococchi Intestinali (*) maggiori ai 2.420 UFC/100 ml. Malgrado il rientro nei limiti dello scorso anno, in questo punto rimane una situazione di forte inquinamento confermando un trend negativo riscontrato ininterrottamente dal 2009. (vedi grafici allegati). Questa situazione può compromettere – in base al flusso delle correnti e dei venti – la balneabilità delle due aree adiacenti, situate a poche decine di metri dalla foce (spiaggia Lido e spiaggia Vevera). Inoltre, nonostante i cartelli è possibile che le persone entrino comunque in acqua anche solo per attraversare il letto del torrente.

GolettadeiLaghi2024_FoceVevera_risultatistorici

  • RIO ARLASCA. (costituisce la linea di confine tra Arona e Dormelletto). Ormai è una situazione cronica. Sia per gli Escherichia Coli che per gli Enterococchi Intestinali rilevati, entrambi i valori sono risultati oltre i 2.420 unità formanti colonie per ogni 100 ml. Praticamente un fuori scala oltre i limiti. Questa criticità – unitamente al rio S. Luigi che per ora rientra nei limiti – oltre agli aspetti ovviamente da non sottovalutare dei rischi per la salute pubblica, se non altro non comportano gravi ripercussioni sulla balneazione. Sono aree piuttosto isolate e inaccessibili, per cui nessuno pensa di immergersi nelle loro acque.
  • RIO SAN LUIGI. E’ risultato nella norma per il secondo anno consecutivo. E’ una buona notizia. Però dobbiamo fare attenzione. Il prelievo è stato effettuato il 3 luglio alle ore 7.55, con il livello delle acque molto alto che copriva completamente l’apertura dello scarico a lago, per cui l’acqua che esce, prelevata per il campionamento era molto diluita. Anzi considerata l’altezza e la pressione delle acque è il lago che entra direttamente nello scolo e quindi le acque si sono miscelate ancora prima di uscire dallo scarico. In ogni caso prossimamente monitoreremo ulteriormente la situazione anche con il livello più basso.

 Le spiagge – situazioni nella norma ma a rischio

  • NAUTICA-ROCCHETTE: La temporanea situazione di inquinamento del mese scorso – con relativa ordinanza obbligatoria di divieto di balneazione – riscontrata dalle periodiche analisi di Arpa Piemonte e prontamente rientrata dopo la verifica d’appello entro le 72 ore, rimane comunque registrata agli atti. Ciò può ulteriormente rallentare il già difficile processo di “recupero” dei criteri di ammissibilità per la riassegnazione della Bandiera Blu, revocata nel 2021 per il mancato rispetto delle condizioni minime essenziali per la balneabilità.
    Nota: nella stagione 2024 le rilevazioni di Arpa Piemonte, su 78 spiagge dei 5 laghi piemontesi, sino ad ora hanno riscontrato solo 3 situazioni di inquinamento, tra cui appunto la Nautica-Rocchette (comunque rientrata). 
  • LIDO. La spiaggia Lido, classificata da Arpa Piemonte di qualità SCARSA sino alla scorso anno, nel 2024 è risalita al livello di SUFFICIENTE, poiché vengono considerati gli ultimi 4 anni di rilevazioni e quindi il trend storico complessivo dei parametri è ritornato a condizioni accettabili.

(*) I limiti per la balneazione sono:
Escherichia Coli 1.000 UFC/100ml ed Enterococchi Intestinali 500 UFC/100 ml.

Dichiarazione di Roberto Signorelli, vicepresidente del circolo territoriale di Legambiente Gli Amici del Lago; “Possiamo considerare la situazione generale di Arona sulla qualità delle acque del lago, verificata in base ai parametri microbiologici, non sicuramente eccellente rispetto alle altre località dei laghi piemontesi e presenta numerose criticità croniche ormai irrisolte da anni. Avevamo raccomandato maggiore prudenza lo scorso anno rispetto alle dichiarazioni trionfalistiche e autoreferenziali dell’amministrazione, poiché le singole situazioni e le varie analisi devono consolidarsi nel tempo e costituire una tendenza. Ma il discorso acque ora è molto più complesso e articolato in conseguenza alla crisi climatica, lo stato dei corpi idrici è sottoposto a situazioni di forte instabilità, non solo per la depurazione ma anche per la disponibilità e la gestione complessiva della risorsa idrica. Come associazione ambientalista partecipiamo a dei tavoli di confronto e di collaborazione con l’agenzia regionale di protezione ambientale, con la società di gestione del servizio idrico integrato e con enti di ricerca e università per identificare soluzioni e buone pratiche replicabili di adattamento dei nostri territori lacustri agli effetti e alle conseguenze dei cambiamenti climatici”.

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