Il basso Verbano conferma le tre vele degli anni precedenti
venerdì 18 giugno 2021 – Comunicato stampa Circolo Legambiente – Gli Amici del Lago
Ieri è stata ufficialmente presentata a livello nazionale la Guida di Legambiente e Touring Club Italiano “Il Mare più bello 2021”.
Giunta alla sua 21 edizione, questa pubblicazione propone il racconto di 45 tra le più belle zone balneari del nostro Paese, selezionate fra i 98 comprensori turistici, che raggruppano 342 località di mare e 78 località lacustri, valutate sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e la qualità dell’ospitalità.
I laghi più belli
La guida dedica una sezione alle località regine del turismo lacustre. In questo caso è il Trentino-Alto Adige la regione al top per numero di comprensori tra i primi classificati, con ben tre laghi su sei a Cinque Vele: il lago di Molveno, quello di Fiè e quello di Monticolo. Cinque Vele anche per il lago dell’Accesa in Toscana, quello di Avigliana Grande in Piemonte, il lago del Mis in Veneto e la riva Occidentale del lago di Garda.
Lusinghieri risultati anche per il Cusio e il medio-alto Verbano Piemontese
Oltre alle 5 vele assegnate al lago grande di Avigliana, si aggiungono due dei tre principali comprensori turistici lacustri piemontesi che hanno ottenuto ben 4 vele. Anche i comprensori premiati con le Quattro Vele si possono considerare luoghi di grande eccellenza, in grado di coniugare un territorio di qualità, con una gestione dei servizi di buon livello. Questo posizionamento molto significativo – in particolare in questo periodo di ripresa dopo l’emergenza sanitaria – potrà sicuramente contribuire a promuovere il territorio, nel rilancio dell’economia basata sul turismo e sull’ospitalità.
Il basso Verbano, malgrado le sue croniche criticità sulla qualità delle acque e in particolare con un’eccessiva pressione antropica sull’ecosistema lacustre, causata da un turismo “mordi e fuggi”, riesce comunque a raggiungere un posizionamento medio con ben tre vele. Un risultato ottenuto grazie alle elevate percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti e alla presenza di due importanti aree naturali di interesse europeo della rete Natura 2000. (Il parco dei Canneti di Dormelletto e il parco dei Lagoni di Mercurago).
Roberto Signorelli, vicepresidente del circolo locale di Legambiente, che storicamente contribuisce alla raccolta dei parametri dei laghi piemontesi, ha così commentato: “Anche quest’anno i due distretti lacustri del medio-alto Verbano e del Cusio hanno confermato l’ottima posizione con 4 vele su cinque disponibili. In funzione del ruolo sempre più importante che la sostenibilità ambientale sta assumendo nel Cusio, nell’ambito del contratto di lago, il prestigioso obiettivo delle 5 vele per il lago d’Orta inizia a diventare una possibilità molto concreta già dal prossimo anno ed è un obiettivo che tutta la rete territoriale costituita delle istituzioni locali e dai vari portatori di interesse, lavorando in sinergia può sicuramente raggiungere”.
Il presidente del circolo territoriale di Legambiente Massimiliano Caligara nell’esprimere il suo rammarico per il risultato del Sud Verbano ha dichiarato: “Da residente nel basso lago Maggiore piemontese sono molto dispiaciuto di questo risultato di mediocrità e sono pessimista sulla possibilità che in futuro gli indicatori aggregati di sostenibilità ambientale riescano a mantenere l’attuale classificazione delle tre vele. Le conseguenze di alcune politiche di turismo mordi e fuggi, finalizzate a richiamare un elevato volume di turisti giornalieri, hanno scardinato le relazioni e gli equilibri tra la comunità ospitante e la comunità ospitata, superando ampiamente la capacità di carico del territorio. Questa non è una valutazione empirica e soggettiva, ma deriva da dati numerici molto precisi, tra la dimensione territoriale, il rapporto tra abitanti e il numero di visitatori concentrati e condensati in poche ore dei week end”.