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anno 2023Cronaca e attualità

Goletta dei Laghi 2023, Vevera e Rio San Luigi “entro i limiti”

martedì 11 luglio 2023 – Comunicato stampa Legambiente 
In Piemonte è tempo di bilanci per Goletta dei Laghi, la campagna estiva di Legambiente che monitora lo stato di salute dei bacini lacustri. Dai monitoraggi effettuati dall’associazione ambientalista è emerso che cinque punti su nove con livelli di inquinamento oltre i limiti di legge sul lago Maggiore e due su cinque sul lago d’Orta. Tuttavia, si è notato un miglioramento rispetto all’anno precedente, soprattutto per il Lago d’Orta. Nel mirino dei monitoraggi, come di consueto, canali e foci, le principali vie attraverso le quali l’inquinamento microbiologico derivante da cattiva depurazione o scarichi illegali raggiunge i laghi.
“I risultati dei monitoraggi effettuati sui laghi d’Orta e Maggiore indicano un miglioramento generale rispetto agli anni precedenti”, commenta Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi di Legambiente. “Nel lago d’Orta, la situazione sembra migliorare con meno punti inquinati e concentrazioni di inquinanti più basse. Sul lago Maggiore, sebbene persistano alcune criticità, si registra una leggera miglioria rispetto all’anno scorso, con un minor numero di punti fortemente inquinati. È necessario continuare gli sforzi per garantire una gestione ottimale delle acque e la tutela degli ecosistemi lacustri”.
I risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati nei giorni scorsi da un team di tecnici e volontari dell’associazione ambientalista sono stati presentati martedì 11 luglio alle ore 10.00 durante la conferenza stampa tenutasi presso la Fratelli Fantini S.p.A a Pella (NO). Sono intervenuti: Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi di Legambiente, Massimiliano Caligara e Roberto Signorelli del Circolo Legambiente Amici del Lago, Jacopo Fogola, Responsabile Dipartimento Territoriale Nord-Est di Arpa Piemonte, Andrea Lolli, Head of Open Innovation di Enel X Way srl; Matteo Felici di PINTA e Stefano Timpani di Acquaviva sport. Nel pomeriggio, presso la Spiaggia Prarolo di San Maurizio D’opaglio (NO), sul Lago d’Orta, si sono svolte invece azioni di Beach Litter promosse nell’ambito del roadshow del progetto Life Blue Lakes, in collaborazione con il circolo di Legambiente “Gli amici del lago”.

“I monitoraggi dei punti critici, che svolgiamo sugli immissari del Verbano piemontese e del lago d’Orta da più di dieci anni, si affiancano ai campionamenti stagionali svolti da Arpa Piemonte su tutta la rete regionale delle acque di balneazione e non perseguono la logica di produrre classifiche con promossi o bocciati tra i vari Comuni.” dichiara Massimiliano Caligara, presidente del circolo territoriale di Legambiente Gli Amici del Lago. “Questi risultati si pongono l’obiettivo di fornire ulteriori strumenti di valutazione e miglioramento continuo, finalizzati ad una gestione ottimale delle acque reflue e degli scarichi a lago per contribuire alla tutela e all’equilibrio degli ecosistemi lacustri, sottoposti a forte pressione antropica”.

Finalmente, dopo più di dieci anni dove si registravano situazioni di forte inquinamento, i due punti di maggiore criticità di Arona (sbocco a lago del rio S. Luigi e foce Vevera) durante l’ultimo campionamento di Goletta dei Laghi sono finalmente risultati nella norma. Dopo lunghi anni di attesa, come associazione ambientalista esprimiamo la nostra piena soddisfazione e auspichiamo che questo incoraggiante risultato venga confermato anche dai prossimi rilievi, rientrando in un trend continuativo e costante, come richiedono i protocolli dei monitoraggi microbiologici. Tuttavia, non dobbiamo abbassare la guardia, poiché la situazione presenta ancora alcune gravi criticità irrisolte. Ricordiamo che le classificazioni basate sui parametri europei, svolte da Arpa Piemonte delle 49 località balneabili del Verbano piemontese, ben cinque – tra cui il lido di Arona – hanno una qualità dell’acqua scarsa, di conseguenza il lavoro da svolgere è ancora molto.
Oltre al monitoraggio microbiologico, che analizza gli scarichi a lago, le attività di Goletta dei Laghi hanno una logica più ampia e complessiva che include valutazioni più generali sulla tutela degli ecosistemi lacustri, sulla presenza delle microplastiche nelle acque (con progetti di ricerca molto specifici in collaborazione con Arpa, Enea e CNR-Irsa), sull’impatto dei cambiamenti climatici sui laghi e anche sulla navigazione sostenibile. A questo proposito ricordiamo che Legambiente è impegnata nel facilitare la relazione tra Enel X e le amministrazioni comunali per portare i nostri tre laghi Maggiore Piemontese, Orta e Mergozzo ad installare le colonnine di ricarica per le imbarcazioni. Per ora sono programmate – con già dei protocolli alla firma – a Dormelletto, Arona, Baveno e Verbania per il lago Maggiore, Omegna per il lago d’Orta e Mergozzo e saranno i primi laghi in Italia ad installare le colonnine per le imbarcazioni a propulsione elettrica.

“Nei nostri territori, a livello regionale e locale, come Legambiente abbiamo instaurato una stretta collaborazione e un dialogo diretto sia con l’agenzia regionale dell’ambiente, che con la società pubblica di gestione integrata del ciclo idrico delle provincie di Novara e Vco”, dichiara Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. “Questa collaborazione non si limita alla qualità delle acque, ma si estende anche a progetti di ricerca congiunti sullo studio della presenza delle microplastiche nei laghi e ad un osservatorio per comprendere e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e pianificare l’adattamento dei territori lacustri, coinvolgendo diversi enti scientifici e università”.

Il dettaglio delle analisi microbiologiche sui laghi Maggiore e d’Orta
Nove i punti oggetto di prelievi sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Quattro di questi sono risultati entro i limiti di legge: la foce del torrente Erno a Lesa (NO), la foce del torrente Selvaspessa a Baveno (VCO), la foce del torrente Vevera ad Arona (NO) – che da oltre un decennio è risultata “inquinata” o “fortemente inquinata” – e il lago presso lo sfioratore rio San Luigi ad Arona (NO), che dal 2019 è risultato “fortemente inquinato”.
La foce del fiume Toce a Verbania, invece, è risultata inquinata, mentre era fortemente inquinata negli anni 2021 e 2022. La foce del torrente San Giovanni a Verbania risulta inquinata quest’anno come nel 2021, mentre era entro i limiti lo scorso anno. I punti “fortemente inquinati” includono la foce del rio Arlasca a Dormelletto, che era anche fortemente inquinata nel 2022 ma entro i limiti nel 2020 e nel 2021, e la foce del torrente San Bernardino a Verbania, che invece era entro i limiti tra il 2020 e il 2022.

GolettadeiLaghi2023_LagoMaggiore_tabellarisultati

Sul Lago d’Orta sono stati campionati cinque punti, di cui due sopra i limiti di legge. In particolare, è risultato fortemente inquinato il punto campionato alla foce del torrente Lagna nel comune di San Maurizio d’Opaglio (NO). La foce del torrente Pescone (NO) sulla passeggiata a lago sud a Pettenasco è risultata inquinata, mentre negli anni 2021 e 2022 era risultata “fortemente inquinata”. Entro i limiti di legge: lo sfioratore sul lungolago Beltrami 31 a San Maurizio d’Opaglio (NO) – dopo essere stato fortemente inquinato lo scorso anno e nel 2018 – la foce del torrente Pellino a Pella (NO) e la foce del Fiumetta in località Bagnella, La Boschina a Omegna (VCO) che è risultata inquinata lo scorso anno e fortemente inquinata l’anno precedente.

GolettadeiLaghi2023_LagodOrta_tabellarisultati

La mappa interattiva dei monitoraggi, con i punti di prelievo e i risultati delle analisi microbiologiche.

I prelievi di Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).
LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
− INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 1000 UFC/100ml
− FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali > 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli > 2000UFC/100ml

È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite
E’ bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite
previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

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