Una catena di solidarietà collega da tempo la provincia di Novara con le popolazioni Saharawi
lunedì 11 aprile 2016 – comunicato stampa Associazione Gli Amici del Lago
Una catena di solidarietà collega da tempo la provincia di Novara con le popolazioni Saharawi
Associazioni del territorio, Comuni e Provincia di Novara, coordinati da “Gli Amici del Lago-onlus”, sono vicine ai profughi esiliati nel sud-ovest dell’ Algeria, con la raccolta di medicinali e materiale didattico, ospitalità dei bambini in estate, adozioni a distanza e patti di fratellanza per la difesa dei diritti umani.
Arona 11 Aprile 2016. Nei giorni scorsi, come ormai avviene da molti anni, una delegazione di volontari italiani si è recata nel Sahara Occidentale e più precisamente in Algeria, nei campi dei rifugiati della Repubblica Araba Saharawi Democratica per portare aiuti, medicinali e materiale didattico per le scuole.
I Saharawi sono una popolazione berbera del Sahara occidentale che, dopo l’occupazione delle loro terre da parte del Marocco, da 40 anni vive in gran parte in esilio nei campi profughi nel sud-ovest dell’Algeria.
Anche gli Amici del Lago, impegnati da diversi anni in iniziative di solidarietà in questa parte di Africa, erano presenti con il vicepresidente Massimiliano Caligara (coordinatore del Progetto e portavoce dei Saharawi) che ha consegnato personalmente circa 35 kg di medicinali e cancelleria per i bambini delle scuole, raccolti sul nostro territorio grazie all’aiuto e al sostegno di Auser di Borgomanero, Avis Arona, VestiStazione di Meina e con il contributo di NovaCoop e di molto privati.
Per la prossima estate, se le condizioni geo-politiche e di sicurezza dell’area lo consentiranno, è stato riconfermato un periodo di ospitalità di un gruppo di bambini Saharawi, come momento non solo di solidarietà umana, ma anche culturale e di socializzazione. I bambini e i loro accompagnatori nel periodo di soggiorno sul lago Maggiore faranno base alle scuole di Meina e, come consuetudine, è previsto il coinvolgimento e la collaborazione di diversi enti e organizzazioni di volontariato del nostro territorio.
A partire da quest’anno è stato attivato un ampio progetto di adozioni a distanza “Semi di naso rosso nel deserto Saharawi” che in fase iniziale ha già registrato 115 adozioni di bambini di famiglie fra le più fragili per ragioni economiche e di salute. Queste adozioni saranno focalizzate in particolare al diritto allo studio con un sostegno che verrà prolungato negli anni e il loro numero crescerà in funzione delle nuove adesioni al progetto da parte di nuove famiglie italiane.
Durante gli incontri tra i volontari della cooperazione internazionale e le autorità della Repubblica Araba Saharawi Democratica è stato anche formalizzato ufficialmente il Patto di Fratellanza tra la Provincia di Novara e la “wilaya”di Auserd, un territorio che corrisponde alle nostra provincia che conta circa 40.000 abitanti.
Il Patto di Fratellanza deliberato dalla giunta di palazzo Natta “oltre a far conoscere meglio la realtà Saharawi ai cittadini e alle realtà del proprio territorio, è finalizzato ad allargare le basi di una solidarietà necessaria non solo per gli aiuti umanitari ma anche per un sostegno in direzione della giustizia, della libertà e della pace, nella speranza che la rete di solidarietà possa contribuire ad alleviare le pesanti condizioni di vita dei profughi e rappresentare un appello alla soluzione del gravissimo problema internazionale”.
“Anche quest’ anno, insieme agli altri volontari della cooperazione abbiano riscontrato una situazione molto difficile e di profonde tensioni politiche con il pericolo che la situazione possa precipitare verso un possibile ritorno alle armi” ha dichiarato Massimiliano Caligara “La grave espulsione della componente civile e amministrativa della missione ONU Minurso dai territori occupati da parte del Marocco, unitamente a detenzioni per reati di opinioni, uccisioni arbitrarie nei territorio liberati, richiedono una forte azione politica da parte della comunità internazionale e dell’ONU al fine di consentire il ritorno della missione ONU e il ripristino dei diritti umani e di autodeterminazione dei popoli per evitare che si venga a creare un’ulteriore focolaio di destabilizzazione dell’area mediterranea già pesantemente colpita dalle attuali situazioni di crisi, guerre e terrorismo.
In collaborazione con i responsabili del governo della RASD, il Fronte del Polisario e l’associazione Nazionale per i Diritti Umani, direttamente nei campi profughi, abbiamo scritto un appello condiviso in real-time con la Senatrice Elena Ferrara membro dell’intergruppo parlamentare; appello che tramite il Senatore Vaccari (presidente) verrà consegnato all’ ONU e al Presidente del Parlamento Europeo”.
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foto ricevute con il comunicato stampa