Avis Arona, assemblea ordinaria 2019 – Si guarda al nuovo anno con ottimismo
venerdì 15 febbraio 2019 – ore 21.00, Aula Magna “Paolo Perucchetti”
Settantuno unità di sangue in meno rispetto al 2017. E’ uno dei tanti dati, tra luci e ombre, del 2018 di Avis Arona illustrato venerdì 15 febbraio in municipio in occasione dell’assemblea annuale dei soci. «Nelle 69 giornate di prelievo sono state raccolte 2.271 sacche di sangue intero, contro le 2.342 dello scorso anno, con un decremento pari a un meno 3%, alle quali aggiungere 8 donazioni presso altre sedi e 15 plasmaferesi» ha spiegato il presidente Cesare Moriggia nel relazionare il bilancio sociale del sodalizio aronese. Le ragioni del calo sono differenti, ma a incidere in modo significativo sono quanti non rispondono più alle chiamate «cosicché a norma di statuto, dopo 2 anni dall’ultima donazione perdono la qualifica di socio» e, soprattutto, le più rigide disposizioni in materia di viaggi all’estero. «Chi per motivi di lavoro o turismo si trova a viaggiare non può donare più ogni tre mesi e questo comporta la possibilità di farlo solo 1 o 2 volte l’anno per far quadrare il periodo di sospensione con i giorni di permanenza in Italia – sottolinea Moriggia – Colpisce, che il mese di dicembre sia il più “scarso” in assoluto, con ben 28 sacche in meno raccolte rispetto alle ferie di agosto. Nonostante quest’anno abbiamo introdotto la novità del vaccino anti influenzale gratuito per i soci, somministrato con una prassi semplice quale quella di presentarsi dal proprio medico curante muniti del tesserino Avis in corso di validità. Nonostante ciò, l’epidemia influenzale ci ha comunque penalizzati». Per il presidente Moriggia una prassi positiva potrebbe arrivare dall’organizzazione delle giornate di prelievo “selettive” su prenotazione, un passo importante che permetterebbe una costante raccolta di sacche e minori tempi di attesa per il donatore. Un dato in calo anche le donazioni di nuovi iscritti, 73 quelli del 2018, ovvero il 3,2 % del totale. Purtroppo con il calo del numero di sacche raccolte prosegue il trend negativo iniziato nel 2014. Ad una lettura più attenta a “pesare” c’è il boom che la sezione aronese ha vissuto per 18 anni in controtendenza rispetto a tutta la Provincia. «L’Avis Arona dal 1993 al 2011 ha raggiunto livelli impensabili in fatto di numero di donazione. In quel lungo periodo – ha ricordato l’ex presidente Mario Brovelli, oggi vice presidente insieme a Gianluca Del Re – ogni anno aumentavamo, e di molto. Poi dal 2009 la situazione economica e sociale in Italia è cambiata. Così quella spinta che porta il donatore nel fare qualcosa di utile e necessario per il prossimo ha preso il posto alle problematiche che ognuno vive quotidianamente distogliendo dall’essere solidali. Ma non c’è nulla di impossibile, se continueremo a lavorare con serietà, impegno come fatto fino ad oggi e i risultati torneranno ad essere positivi». L’augurio per il 2019 è quello di aumentare il numero complessivo dei soci, «arruolare sempre più iscritti e convincerli di quanto sia importante la loro “fidelizzazione”, cioè donare ogni qualvolta sia loro consentito» ha aggiunto Moriggia, facendo anche un appello ai giovani ad unirsi alla grande famiglia avisina. Il problema è che la popolazione è anziana, difficile il ricambio generazionale: «Le donazioni sono diminuite anche perché i giovani sono meno rispetto ai donatori anziani, un calo fisiologico dunque oltre a penalizzare, come sottolineato dal presidente, il discorso della sospensione relativa ai viaggi all’estero» – ha sottolineato la direttrice sanitaria Carla Sturla ringraziando il grande lavoro dell’Avis Arona che rimane una realtà più attive del Piemonte. Sezione che da sempre è prolifica nell’attività di collaborazione con il territorio e non solo. Numeri a parte Avis Arona, infatti, da sempre è presente a favore delle associazione locali e di volontariato. Da ricordare la cena benefica a favore della sezione Avis di Pieve Torina o il sostegno alla rete “Nondisolopane”, per citarne alcune. Intensa l’attività promozionale, con l’apice nelle due serate di “Avis in Rocck” che ha confermato le capacità organizzative del Gruppo Giovani impegnato nel corso dell’anno quale testimonial di sensibilizzazione in tante manifestazioni ed eventi, dalla “Cena con delitto” all’importanza della donazione del sangue veicolata nelle scuole, ricordati nella relazione di Federico Brambilla, presidente del Gruppo Giovani. Team affiatato e propositivo alla ricerca di nuovi iscritti. La comunale dei donatori di sangue in apertura, prima dell’approvazione del bilancio consuntivo 2018 e preventivo 2019, ha affrontato un tema di stringente attualità con l’approvazione del nuovo statuto con gli adeguamenti richiesti dalla riforma del Terzo settore accogliendo la sfida richiesta a tutto il mondo del volontariato.
Ufficio stampa Avis Arona – Maria Nausica Bucci