L’incubo
martedì 12 settembre 2017
Appena dopo il mortale incidente di via Gen. Chinotto di fine agosto, il Sindaco si premurò a segnalare pubblicamente che l’incarico per uno studio di fattibilità tecnica del nodo viario tra via Chinotto – via 2 giugno e via Bixio era stato già affidato, dando in tal modo l’impressione di volersi – quasi inconsciamente – liberare dallo spettro di un incubo per un coinvolgimento – pur indiretto – nella responsabilità di quel gravissimo incidente stradale, o di allontanarlo almeno in parte con il coinvolgimento anche del professionista incaricato.
Abituati – ormai da anni – a verificare le notizie che provengono dal Palazzo, abbiamo accertato che il 31 gennaio scorso con Determina Dirigenziale n° 27/2017 era stato affidato l’incarico in questione e che l’esigibilità della sua obbligazione giuridica era stata fissata a far tempo dal 31 dicembre prossimo.
Il lettore – come noi – starà pensando che 11 mesi per una progettazione di massima era un tempo fin troppo eccessivo e che conseguentemente per la realizzazione dell’opera il tempo restava indeterminabile.
Avendo l’Amministrazione – per altre attività – dato prova di dinamismo ed efficientismo è dunque logica conseguenza dedurne:
– che per la Stessa il nodo viario in questione non presentava il carattere dell’urgenza e dell’indifferibilità e
– che l’affidamento di quell’incarico mirava verosimilmente a non prestare il fianco ad alimentazioni di critiche non gradite.
Queste deduzioni traggono fondatezza nel rinvenuto verbale di deliberazione del Consiglio comunale, per il tramite del sito istituzionale, n° 14 del 19 aprile 2016 (vedi anche: allegato mozione).
Leggendone il testo è stato facile ricordare che su quel tratto di strada qualche tempo prima era avvenuto un altro grave incidente, in relazione al quale cittadini della zona avevano già chiesto la realizzazione di una rotatoria.
Va da sé che l’Amministrazione avrebbe dovuto già per questo solo fatto prestare particolare attenzione nel fissare i tempi di esigibilità della prestazione professionale richiesta.
Se poi, come emerge dall’allegato 2 della richiamata deliberazione, il Sindaco aveva mostrato di conoscere bene la zona: c’è una scuola. C’è la “Anna Frank”, c’è l’uscita dei ragazzi… Perchè loro lì, tra l’altro, vanno a piedi, dalla “Anna Frank” vanno a piedi in palestra e quindi devono attraversare via Gen. Chinotto, via Nino Bixio. Quell’ampio spazio temporale per l’esigibilità dello studio di fattibilità assume notevole rilevanza e rende a posteriori comprensibile la solerzia del Sindaco nel comunicare l’avvenuto affidamento dell’incarico professionale.
Ed evidenziamo pubblicamente che sarebbe bene conoscere se, in occasione dell’apertura del nuovo anno scolastico, il Sindaco abbia trovato il coraggio
– a distanza di oltre un anno dalla manifestata consapevolezza dell’esistenza di un pericolo incombente in quel nodo viario,
– con una soluzione viabile ancora non definita e tempi di realizzazione non ipotizzati e neppure ipotizzabili,
– con il ricordo ancora vivo del funesto sinistro stradale recentemente verificatosi,
per dare al Consiglio comunale dei ragazzi, che a suo dire aveva chiesto la rotatoria, una giustificazione credibile o abbia glissato del tutto l’argomento, ben sapendo che i ragazzi sono poco attenti, e fortunatamente ancora disinteressati, alle vicende politiche che appassionano gli adulti.
Pur pensando che la citazione del Consiglio Comunale dei ragazzi, fatta dal primo cittadino nel corso della seduta consiliare del 19 aprile dello scorso anno, sia stata casuale nelle tante parole dette per banalizzare – come d’abitudine – l’iniziativa consiliare degli avversari, ribadiamo (avendolo già fatto in altra occasione) pubblicamente:
– se il sale perde di sapore, che sale è ovvero
– se l’Amministratore comunale perde di credibilità, che Amministratore è.
Ma, considerato che il 45,91% degli elettori non è andato a votare nell’ultima consultazione amministrativa del 2015, spetta alla stessa collettività interrogarsi sul perché dei numerosi incidenti stradali mortali e non, avvenuti in città nel corso di questi due ultimi cicli amministrativi.
Diversamente dal caso biblioteca, sulla viabilità cittadina non c’è stata alcuna reazione emotiva per allontanare da sè il grave peso di una responsabilità morale per ignavia politica e/o amministrativa, a fronte di una fiducia tradita in relazione a promesse “a volte” molto enfatizzate (forse riuscite?) e altre “solamente” specchietti per allodole (appunto per giustificarsi).
M. Cavalli – A. Di Natale – M. Ziggiotto