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anno 2017audio 2017Cultura e spettacolo

Proiezione del film “Né Giulietta, né Romeo” di Veronica Pivetti

giovedì 25 maggio 2017 – ore 20.30, Sala Polivalente San Carlo
Presso la Sala Polivalente San Carlo di Arona dopo la proiezione del film “Né Giulietta, né Romeo” di Veronica Pivetti organizzato dalla Consulta Femminile Aronese in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Arona all’interno del progetto “Generiamo rispetto, affinchè nessuno sia mai solo tollerato” è seguito un didattito. Il tema affrontato dal film era l’omosessualità e il bullismo, nella trama, Rocco, figlio sedicenne  di genitori separati, si scopre omosessuale tra i banchi di scuola dove rimane vittima di bullismo. Nel tumulto dei dubbi e delle incertezze adolescenziali, complici il concerto di una rock star icona gay e la “confessione” della propria omosessualità, Rocco si troverà a fare un viaggio in compagnia dei suoi amici Maria e Mauri, della madre Olga e della nonna Amanda, viaggio che porterà a un profondo cambiamento nel ragazzo e all’accettazione della sua omosessualità da parte dei genitori nonostante all’inizio un difficile rapporto con Manuele, il padre psicoanalista.
Al dibattito sono intervenuti la regista Veronica Pivetti con Carla Rossi – presidente della Consulta Femminile di Arona, Elena Broggi – vicepresidente nazionale e presidente Agedo Verbania (Associazione di Genitori, parenti e amici di persone LGBT)  e consigliera della Consulta Femminile di Arona, Marco Coppola – presidente dell’associazione “Rompere le Catene”, Enrico Maria Ragaglia – psicologo società italiana per li studio delle identità sessuali. Negli interventi è emerso il messaggio che è dagli adulti che deve partire l’inclusione per evitare il bullismo e per portare un messaggio nelle famiglie per il quale come il titolo della rassegna non sia insegnamento solo il “tollerato” e per il quale l’omosessualità non deve essere un problema o un handicap. Nonostante è stato riconosciuto anche dall’Organizzazione mondiale della sanità che l’omosessualità non è una scelta o una malattia, molti fattori tra cui gli stereotipi e pregiudizi sull’omosessualità fanno si che soltanto il 20% delle persone omosessuali fa coming out con i propri genitori, è quindi importante che i genitori si impegnino e si informino per essere aperti a comprendere la loro vita, avendo il dovere di essere preparati ad accogliere qualsiasi coming out i propri figli faranno.
Tra il pubblico interventi costruttivi, ma anche quello di due persone che volgarmente sono intervenuti contro l’omosessualità e che il pubblico li ha isolati tanto che si sono allontanati dalla sala. La proiezione del film ha scatenato anche polemica locale sui social dopo la dichiarazione dell’ex segretario locale della Lega Nord Luca Bona, da tempo uscito dal partito, che ha fatto notare l’incorenza della giunta leghista aronese per il fatto che nella vicina lombardia c’era stata anche un’interrogazione della Lega Nord in Regione contro la proiezione nelle scuole milanesi di questo film giudicandolo sconveniente perchè tratta temi omosessuali. Sui giornali il primo cittadino aronese Alberto Gusmeroli, vicesegretario e rappresentante della Provincia di Novara nel Consiglio Nazionale di Lega Nord ha replicato che la proiezione è stata organizzata dalla Consulta Femminile e non dal comune (sui manifesti è comunque indicato con la collaborazione dell’Assessorato alle Pari Opportunità, ndr), inoltre essendo in uno stato democratico non ha titolo di vietare alcuna proiezione. Pivetti su questo argomento ha fatto cenno anche durante il dibattito invitando i leghisti ad una proiezione. Un ringraziamento è stato rivolto anche al parroco che ha permesso la proiezione, ma ci si rammarica per la sua assenza e per il quale avrebbe potuto portare al dibattito anche una visione sul piano cristiano.
Il progetto della consulta prosegue sul tema giovedì 8 giugno alle 20.30 nella Sala Polivalente San Carlo con la proiezione del film “Un bacio” di Ivan Cotroneo per il quale seguirà un dibattito con il registra, l’ingresso è gratuito.

Ascolta l’audio del dibattito

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