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anno 2017Cronaca e attualità

Avis Arona, Cesare Moriggia è il nuovo presidente

lunedì 20 marzo 2017 – Comunicato stampa Avis Arona
Rinnovato consiglio direttivo e nuova guida “in casa” Avis Arona. È Cesare Moriggia il nuovo presidente della sezione aronese dei donatori di sangue. Lo ha eletto la settimana scorsa, giovedì 16 marzo, il nuovo direttivo che guiderà per il prossimo quadriennio. Moriggia, 48 anni, è donatore effettivo dal 1995; consigliere provinciale nel 2013, ha ricoperto per l’Avis Arona nel precedente mandato la carica di vice presidente. Raccoglie l’eredità di Mario Brovelli lo storico presidente che, dopo 15 anni di instancabile e appassionato lavoro, passa il testimone. Sposato con Alessandra, padre di due figli, origini aronesi da più generazioni (anche se ora residente ad Oleggio Castello), è un lavoratore autonomo per conto di un ente associativo nel settore dello spettacolo ed intrattenimento da quando aveva 18 anni. Proviene da una famiglia da sempre avisina e ha alle spalle ben 50 donazioni, tanto da raggiungere quest’anno in occasione del 65° di fondazione della sezione, la benemerenza d’oro. Ad affiancarlo nel ruolo di vice presidente vicario Mario Brovelli, che ha ricoperto per ben tre mandati consecutivi il ruolo di presidente, e vice presidente Gianluca Del Re. Rinnovate anche le altre cariche. Confermato tesoriere Giorgio Cristina, segretario Davide Dagradi. In consiglio sono stati eletti Gabriella Padulazzi, Michele Trecchi, Giancarlo Giovannella, Giuseppe Tonello, Marco Brovelli, Damiano Malgaroli, Luca Meloni, Enrica Bertolotti, Alessandro Vigorelli e Alberto Gentina. Cambia anche il Gruppo Giovani: presidente è stato eletto Federico Brambilla che succede a Luca Meloni. Vice presidente Marco Del Re, Davide Zirotti tesoriere, Lisa Del Re segretaria; consiglieri Francesca Zirotti, Letizia Marcassa, Linda Lazzaro. Il primo consiglio si svolgerà, alle 21 nella sede di via San Carlo, il prossimo 28 marzo.

Largo ai giovani all’Avis di Arona – Moriggia, nuovo presidente nel segno della tradizione
Ha iniziato a far parte dell’Avis Arona come donatore effettivo nel 1995, ma il suo impegno all’interno dell’associazione donatori del sangue è sempre stata presente e partecipata all’interno della sezione nel corso degli anni, con un impegno in passato anche a livello provinciale oltre a quelle “origini” avisini che lo hanno sempre accompagnato. Un presidente giovane alla guida dell’Avis Arona, entrato a farne parte 22 anni fa: si tratta di Cesare Morigga, 48 anni, lavoratore autonomo per conto di un ente associativo nel settore dello spettacolo ed intrattenimento, sposato con Alessandra, padre di due figli, origini aronesi da più generazioni. Una famiglia la sua da sempre “donatrice” e dove la parola e la “mission” di Avis è sempre stata di casa. «La mia mamma Marisa negli anni 70 aveva svolto per un periodo il ruolo di segretaria e mio cugino, il dottor Virgilio Leva, è stato uno dei presidenti nei primi 50 anni di storia dell’Avis aronese – racconta il neo presidente Moriggia -Sono entrato nella “famiglia Avis” nel 1995 e da allora ho collezionato 50 donazioni raggiungendo quest’anno la benemerenza d’oro in occasione della cerimonia del 2 ottobre scorso quando la comunale festeggiava il 65esimo di fondazione. Nel 2009, grazie all’entusiasmo dell’amico Gianluca Del Re (attuale vice presidente), sono stato “trascinato” nel Consiglio direttivo e dopo 4 anni da consigliere, nel 2013, oltre a divenire anche consigliere provinciale, sono stato nominato vice presidente vicario da Mario Brovelli, che mi ha poi candidato come suo successore nelle elezioni di giovedì 16 marzo». Una nuova avventura nel solco della continuità “illuminata” di chi lo ha preceduto e nello stesso tempo la sfida già da tempo intrapresa di coinvolgere sempre più le nuove generazioni che, tra l’altro, ben sono rappresentate nel Consiglio direttivo con una buona percentuale di giovani tra i quali l’ingresso dell’ex presidente Gruppo Giovani Luca Meloni e di Alessandro Vigorelli e la nomina a segretario di Davide Dagradi, altro ex presidente del Gruppo Giovani. «C’è entusiasmo, emozione nell’intraprendere questa nuova avventura e la speranza di essere all’altezza del compito affidatomi» ha dichiarato il neo presidente. Un’eredità non facile quella che gli lascia il suo predecessore Mario Brovelli, per la lunga presidenza caratterizzata da impegno continuo e presente, proficuo e costante, ma anche un valido esempio dal quale poter seguire quanto di buono fatto in questi quattro mandati. Per questo Moriggia ha voluto che lo storico presidente Brovelli lo affiancasse come vice presidente vicario. «Il mio mandato sarà il naturale proseguimento dei tre portati avanti in questi 15 anni da Brovelli, visto che sono stato suo vice condividendone le scelte e chiedendogli di rimanere in consiglio come vice presidente per farmi da “guida” in questo quadriennio – spiega Moriggia -Le priorità saranno sempre le stesse, proseguire ed incrementare la raccolta del sangue ed aumentare il numero negli iscritti, coinvolgendo sempre più giovani nel mondo del volontariato, aiutando dove possibile anche altre realtà del mondo dell’associazionismo. Puntiamo comunque a coinvolgere sempre più i giovani nelle iniziative avisine, come naturale conseguenza dell’avere un Gruppo Giovani storicamente validissimo e ricco di iniziative». Tante quelle che vengono organizzate e che aiutano a portare sempre nuovi iscritti. E’ stato così per il neo presidente del Gruppo Giovani, Federico Brambilla.

Il saluto dell’ex presidente – Mario Brovelli, bilancio di fine mandato
Dopo 15 anni di servizio Mario Brovelli passa il testimone dell’Avis Arona. Rimane in famiglia, come vice presidente vicario. Dopo tanti anni alla guida della comunale, doveroso tratteggiare con lui le tappe, i successi e le sfide affrontate. «Quella più difficile è stata sicuramente quella relativa allo scoglio dell’autorizzazione e dell’accreditamento per adeguarci alle nuove normative per poter esercitare l’attività di prelievo nella nostra sede» racconta Brovelli. A fine 2014 l’iter di autorizzazione e accreditamento previsto dalla deliberazione n. 36-6201 del 29/07/2013, con cui la Giunta regionale del Piemonte stabiliva le modalità alle quali si sarebbero dovuti adeguare i servizi di Immunoematologia, di Medicina Trasfusionale e tutte le Unità di Raccolta, è andato a buon fine. Dopo alcuni lavori di adeguamento strutturali necessari e un intenso lavoro, la sezione aronese ha superato brillantemente i sopralluoghi previsti ottenendo l’accreditamento necessario per il proseguo dell’attività. «Abbiamo percorso un cammino faticoso e, allo stesso tempo, pieno di soddisfazioni. Si è trattato di un impegno davvero immane per le nostre forze che si è dovuto compiere in soli diciassette mesi dall’entrata in vigore della norma – ha ricordato il presidente Mario Brovelli – Una sfida continua invece è quella di dover essere sempre al passo con le nuove disposizioni dettate dalla Sanità per poter proseguire con l’attività attraverso esami sempre più selettivi, dovendo mettere in campo un’opera di persuasione rivolta ai donatori sulle nuove regole e processi che sono in continuo mutamento». Sono orgoglioso di aver contribuito alla crescita di Avis Arona che è aumentata per numero di donazioni dai 1.656 del 2001 ai 2.428 del 2016. Abbiamo poi rafforzato negli anni la collaborazione con le diverse e numerose realtà di volontariato e dell’associazionismo di Arona e del territorio diffondendo sempre più il nostro primario obietto dell’importanza della donazione del sangue. In questi 15 anni ho conosciuto tante persone meritevoli sia nell’ambiente avisino sia in quello del volontariato, ognuna mi ha insegnato qualcosa e mi ha fatto capire che il terreno è fertile per una crescita anche responsabile che tenga conto di situazioni a cui dare priorità». Brovelli si è iscritto per la prima volta nel 1971 come donatore, nel lontano 1983 è entrato a far parte del consiglio Avis Arona rivestendo diversi incarichi, dal tesoriere al vice presidente – presidente provinciale dal 2011 al 2014 e attuale vice presidente) per poi assumerne la presidenza dal 2001 al 2016, cosa vuol dire per lei ricoprire tale carica? «Vuol dire impegno continuo e costante. Una presenza in sede giornaliera così come durante le giornate di prelievo per non perdere mai di vista l’ambiente in cui si opera e la qualità del lavoro fatto. Avere sempre la consapevolezza di far parte di una realtà di volontariato indispensabile per la nostra sanità. Al nuovo presidente auguro di trovare l’ambiente sereno come ho trovato io in questi 15 anni. Dopo tutti questi anni di presidenza, ringrazio tutte le persone che a vario titolo, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno permesso alla nostra Comunale di diventare una realtà di primaria importanza nel panorama avisino provinciale e regionale». «Il cammino che il nuovo Consiglio direttivo si appresta ad affrontare sarà sicuramente impegnativo: bisognerà affrontarlo con determinazione, serietà ed entusiasmo, come recitano i 65 anni di storia dell’Avis aronese».

Gruppo Giovani, Federico Brambilla il neo presidente
Federico Brambilla, 27 anni è il neo presidente del Gruppo Giovani. Ingegnere edile, lavora in uno studio di progettazione a Borgomanero, anche lui arriva da un a”famiglia” di avisini. Donatore di sangue dal 2008, fa parte del Gruppo Giovani dal 2010. «Mi sono avvicinato ad Avis grazie a mio padre – Francesco Brambilla 63 anni che in occasione dei festeggiamenti per i 65 anni di fondazione della comunale ha ricevuto la medaglia d’oro con diamante per le sue oltre 130 donazioni effettuate a partire dal 1973 – e a mio fratello già donatori da diversi anni e sono venuto a conoscenza del Gruppo Giovani grazie ad una delle tante attività promosse dai ragazzi. È il mio primo incarico da presidente, ma anche la mia prima esperienza in consiglio, per questo ringrazio moltissimo tutti coloro che mi hanno dimostrato stima e fiducia dandomi una fortissima carica per iniziare questa avventura. Da sempre lo spirito propositivo, il senso di partecipazione e la voglia di coinvolgere nuovi giovani caratterizzano il gruppo, ora, da parte mia, queste caratteristiche sono ancor più accentuate dal senso di responsabilità e dall’orgoglio di rappresentare Avis e il Gruppo Giovani. Affronto l’incarico con immensa voglia ed entusiasmo, un pizzico di timore credo sia inevitabile almeno all’inizio, ma la consapevolezza di avere accanto un gruppo di persone uniche, intraprendenti e cariche di spirito di iniziativa, così come l’appoggio e la stima dimostrata sempre dal consiglio direttivo Avis, mi danno sicurezza, forza e tanta fiducia». Il prossimo appuntamento del Direttivo giovanile è fissato per giovedì 23 marzo.

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