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anno 2016Cronaca e attualità

Il saluto delle sorelle Francescane Sara ed Emanuela

sabato 3 settembre 2016
Vi riportiamo il saluto delle sorelle francescane Sara ed Emanuela, che hanno lasciato la comunità di Arona. Sorella Sara è tornata in Sicilia a Corleone accanto alle giovani che si preparano ad essere “Sorelle Francescane del Vangelo”, mentre sorella Emanuela è stata trasferita a Trieste in un’altra comunità parrocchiale. Rimane con noi sorella Noemi con due nuove sorelle Alba e Anna, al quale diamo il benvenuto.

tratto dagli avvisi parrocchiali

Il saluto di sorella Sara

Carissimi tutti,
ringrazio Dio, per avermi dato la possibilità di condividere con le comunità di Arona e di Dagnente una tappa di cammino di fede. La condivisione di fede, di spiritualità, di vita sacramentale, di gioia e di sofferenza sono le garanzie di Cielo e di Pace. Ringraziare tutti per nome è difficilissimo, ma porto ognuno di voi con me in Sicilia dove l’obbedienza mi ha chiamato per il nuovo servizio alla Chiesa locale e alla mia famiglia religiosa. Vi porto nelle mie preghiere e nuove fatiche che mi attendono “per salvare ad ogni costo qualcuno – come dice san Paolo – donandomi tutta a tutti”. Ho potuto apprezzare e godere dei laghi, le montagne che ci avvicinano di più a Dio man mano si raggiungono le vette, e tutte le bellezze artistiche. Ho potuto apprezzare la vostra discrezione e la vostra affabilità dopo il primo approccio. Ho potuto apprezzare il vostro desiderio di Dio che custodite nel cuore con tanti interrogativi, che fanno parte del cammino della vita che si evolve. Ho potuto apprezzare la preghiera sincera, di offerta, da pellegrini (il pellegrinaggio che abbiamo condiviso…). Ho potuto apprezzare i sacerdoti e i loro sforzi di evangelizzazione, nei compiti loro richiesti.
Miei carissimi tutti, vado via da qui, ricca come vedete di tanti tesori che custodirò nel cuore, quotidianamente. Vi chiedo scusa se in qualcosa ho potuto mancare nei riguardi di qualcuno. Vi lascio l’ultimo messaggio spirituale che vivo ogni qual volta entro in questa chiesa: “Lasciamoci abbracciare da questo meraviglioso crocifisso, per contemplare il risorto, il Gesù Misericordioso”.
Dio benedica tutti
Con tutto il cuore
Sorella Sara

Il saluto di sorella Emanuela

Carissimi,
dopo quattro anni di cammino fatto insieme, è arrivato il momento di salutarci!
Si, il Signore mi chiama ad una nuova missione, questa volta nella Chiesa che è in Trieste.
Non riuscendo salutarvi tutti personalmente spero almeno di raggiungervi così… approfitto di questa possibilità per esprimervi la mia gratitudine per il vostro affetto e la vostra vicinanza.
In questi vent’anni dal nostro arrivo ad Arona ad oggi, avete visto “passare” tante sorelle; lo dite anche voi scherzando, o brontolando a volte per la velocità di questi “passaggi”; ma sempre ciascuna sorella è stata accolta e subito inserita nella comunità.
E anch’io vi assicuro, con voi mi sono sentita subito “a casa”, in famiglia. La Chiesa non è forse “famiglia di famiglie”?
E come è bello quando questo non è solo un modo di dire ma diventa realtà tangibile.
In questo clima di comunione che trova la sua fonte nell’amore del Signore e che solo in Lui può crescere e restare salda, il mio grazie.
Spesso, noi che ci sforziamo di vivere quella pagina di vangelo in cui Gesù dice: «Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna» facciamo esperienza di quanto sia vera e concreta la sua promessa, lo tocchiamo con mano nei tanti gesti quotidiani che arricchiscono e commuovono…
Sì, voi spesso ci ringraziate per la nostra presenza, anch’io oggi, a nome anche di tutta la comunità, vi ringrazio perché ci fate fare esperienza di questo “100 volte tanto in fratelli, sorelle…”
In questa varietà e ricchezza di carismi presenti nella comunità, voi e noi (sacerdoti, laici e consacrati) beneficiamo reciprocamente del Dono di Dio secondo il proprio stato di vita, a servizio e per la crescita di questa Famiglia.
Concludo facendo riferimento alla liturgia di questa XXIII domenica: bello il vangelo di oggi, bello, esigente, impegnativo, parla di radicalità della sequela, di quel “più d’amore” che il Signore chiede per lui, premessa indispensabile perché possa compiersi quel quotidiano miracolo di moltiplicazione (100 volte tanto) di cui parlavo.
Quel “più” che fa la differenza tra l’essere o meno suoi veri discepoli.
Con questo “più”, continuo il mio cammino, aggiungendo non sottraendo. “Allarga Io spazio della tua tenda” dice il profeta Isaia (Is 54,2), dunque non un operazione matematica di divisione del cuore per far sì che c’entrino tutti, ma al contrario una moltiplicazione, un estendere, allargare, fare spazio, sempre un po’ di più.
Allargare diventa quell’allenamento quotidiano ad amare tutti, sempre, comunque. Partendo sì, ma… (avete pensato e scritto bene) ricordandovi e portandovi nel cuore, ringraziando il Signore, da cui proviene ogni bene, per questa tappa aronese.
Un grazie a don Claudio, don Antonio e don Gianluca per la fraternità che sempre ci dimostrano. Un grazie particolare a don Claudio per la fiducia, la vicinanza a tutte noi e per le parole espresse la settimana scorsa, nel suo saluto.
Vi ricordo tutti nella preghiera e in essa chiedo perdono al Signore per le mie mancanze.
Un saluto particolare a tutti catechisti e ad i cenacolisti.
Vi abbraccio nel Signore,
sorella Emanuela
Sorelle Francescane del Vangelo via di Calvola, 3 – 34124 Trieste – tel. 040.310347

 

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