Goletta dei Laghi, Vevera e Rio San Luigi ancora “fortemente inquinati”
martedì 12 luglio 2022 – Comunicato stampa Legambiente
Goletta dei Laghi 2022 approda in Piemonte per monitorarne lo stato di salute dei bacini lacustri: per lo più “fortemente inquinati” e “inquinati” i punti campionati sui laghi Maggiore e d’Orta dalla campagna estiva di Legambiente. Nel mirino dei monitoraggi, come di consueto, canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico causato da cattiva depurazione o scarichi illegali arriva nei laghi.
I risultati delle analisi effettuate sui campioni prelevati nei giorni scorsi da un team di tecnici e volontari dell’associazione ambientalista sono stati resi noti questa mattina durante la conferenza stampa tenutasi presso la Fratelli Fantini S.p.A a Pella (NO): intervenuti Alice De Marco, Direttrice Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta; Daniela Fantini, CEO di Fantini Rubinetti; Elisa Scocchera – Ufficio Scientifico Legambiente Onlus; Massimiliano Caligara e Roberto Signorelli, del Circolo Legambiente “Gli Amici del Lago”; Jacopo Fogola, Responsabile del Dipartimento Territoriale Nord-Est di Arpa Piemonte e Gianni De Bernardi, Presidente dell’Ecomuseo del Lago d’Orta.
Nove, nello specifico, i punti oggetto di prelievi sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, di cui cinque risultati fortemente inquinati. Sul Lago d’Orta, invece, sono stati campionati cinque punti, quattro dei quali risultati oltre i limiti di legge.
La mappa interattiva dei monitoraggi, con i punti di prelievo e i risultati delle analisi microbiologiche.
“I risultati delle analisi effettuate sul Lago Maggiore e sul Lago d’Orta sono in linea con quelli degli scorsi anni ed evidenziano le medesime criticità riscontrate nelle precedenti edizioni della campagna – commenta Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi – Anche in Piemonte, così come nelle altre tappe effettuate quest’anno, la forte siccità ha contribuito alle alte concentrazioni di inquinamento di tipo microbiologico”.
“Goletta dei Laghi ci permette di rafforzare il lavoro di networking e la sinergia con Arpa Piemonte. Legambiente vuole essere un supporto per quanto riguarda i temi di qualità delle acque, effettuando un lavoro di complementarità e di integrazione alle analisi di balneabilità dei laghi piemontesi – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Il controllo continuo dei nostri specchi d’acqua è uno strumento irrinunciabile per giungere ad un rapporto sereno con i nostri laghi, soprattutto grazie al presidio dei nostri circoli sul territorio e alla partecipazione della cittadinanza”.
“Con la campagna Goletta dei Laghi abbiamo iniziato a monitorare i punti critici del Verbano a partire dal 2009, estendendoli e modificandoli nel corso del tempo in base al mutare delle situazioni e aggiungendo anche alcune località del Lago d’Orta – sottolinea Massimiliano Caligara, presidente del Circolo di Legambiente Amici del Lago di Arona – I risultati variano sensibilmente secondo i punti, alcuni immissari sono delle criticità croniche da decenni e le riteniamo inaccettabili, per altri punti problematici invece ci stiamo confrontando in modo costruttivo con amministratori e con i gestori per trovare soluzioni condivise”
I DETTAGLI DELLE ANALISI MICROBIOLOGICHE SUI LAGHI MAGGIORE E D’ORTA
Nove i punti oggetto di prelievi sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, di cui cinque risultati fortemente inquinati: lo sfioratore di Largo Marconi sul lungolago di Stresa (VCO); la foce del torrente Vevera e il punto a lago presso lo sfioratore del rio S. Luigi ad Arona (NO); la foce del rio Arlasca a Dormelletto (NO); il punto presso la foce del fiume Toce a Verbania (NO). Entro i limiti di legge, invece, i punti campionati alla foce del Torrente Erno a Lesa (NO); alla foce del torrente San Bernardino e alla foce del torrente San Giovanni, entrambi in località Intra a Verbania (VCO); il punto campionato alla foce del torrente Selvaspessa a Baveno (VCO).
Cinque i punti campionati, invece, sul Lago d’Orta, quattro dei quali risultati oltre i limiti di legge: fortemente inquinati il punto campionato presso lo sfioratore sul lungolago Beltrami e alla foce del torrente Lagna, entrambi nel comune di San Maurizio (NO); quello alla foce del torrente Pescone, nel comune di Pettenasco (NO). Inquinato il punto presso la foce Fiumetta a Omegna (VCO). Entro i limiti, infine, il prelievo effettuato alla foce del torrente Pellino, a Pella (NO). Dal momento che il risultato negativo si riscontra per il secondo anno di seguito, le analisi microbiologiche verranno ripetute nei prossimi mesi, per sollecitare ancor più l’attenzione sulle criticità rilevate.
È bene ricordare che il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio SOS Goletta. Foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che spesso troviamo lungo le sponde dei nostri laghi, rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d’acqua, arrivano nei bacini lacustri.
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.