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anno 2017Cultura e spettacolo

Alla (Ri)Scoperta di Arona – 7 e + Luoghi Archeologici

sabato 29 aprile 2017 – ore 15.00, ritrovo piazza Nazario Sauro
Carlo Manni presidente del Gasma ha iniziato la terza edizione del ciclo di visite guidate del Gruppo Archeologico Aronese ai luoghi antichi di Arona e alla sua storia. Un gruppo di cittadini e soci dell’associazione si sono dati appuntamento in piazza Nazario Sauro dove inizia una lunga striscia collinare percorsa da via Roma che fino agli inizi del ‘900 appariva meno appiattita di oggi e separata dal centro storico da un ampio avvallamento e dagli acquitrini del Rio San Luigi, oggi coperto e sfociante ai cantieri della Navigazione, poi colmato per fini edilizi con ghiaietto della Rocca detto Gerin. Per questo sulla lunga dorsale asciutta e ben esposta a sud-sudovest sorgeva fin da prima della romanità un insediamento di cui sono rimaste tracce di urbanizzazione e molti resti cimiteriali: probabilmente una ‘Arona gemella’ rimasta senza nome. Il gruppo si è poi spostato verso il centro attraverso via Martiri della Libertà accennando alle antichissime presenze in Rocca da cui provengono i reperti più antichi: l’anellone che risale al Neolitico Antico e una grande quantità di ceramiche di età del Bronzo, del Ferro e Romana. La visita è poi proseguita alla chiesa di San Giuseppe dove si è potuto osservare il ritrovamento più eclatante ancora visibile, il fornetto per la fusione dei bronzi di età romana che si trova sotto il pavimento. Nel vicino quadriportico della Canonica sono custoditi molti reperti locali raccolti dall’arciprete Torelli a fine ‘800 che costituiscono il primo vagito dell’archeologia cittadina. La visita è terminata al Museo archeologico dove è stato possibile visionare tutti i reperti aronesi insieme agli altri restituiti dal territorio.

 

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