Guida Blu 2023 di Legambiente, solo due vele ad Arona
venerdì 16 giugno 2023 – Comunicato stampa Circolo Legambiente – Gli Amici del Lago
È stata presentata venerdì 16 giugno, presso la sede nazionale di Legambiente a Roma, la ventitreesima edizione de “Il Mare più Bello 2023”, la Guida Blu alle migliori località costiere di mare e di lago di Legambiente e Touring Club Italiano. La guida passa in rassegna oltre 400 comuni costieri italiani premiando con il massimo riconoscimento, le Cinque Vele, quanti hanno saputo coniugare al meglio territori e luoghi d’eccellenza con coraggiose e innovative strategie di sviluppo sostenibile. Il Verbano Piemontese vede classificate ben 12 località su 78 Comuni lacustri di 9 regioni italiane.
Verbano Piemontese
5 VELE *****
CANNERO RIVIERA (Vb)
4 VELE ****
VERBANIA (Vb)
CANNOBIO (Vb)
3 VELE ***
OGGEBBIO (Vb)
GHIFFA (Vb)
BAVENO (Vb)
MEINA (No)
LESA (No)
DORMELLETTO (No)
BELGIRATE (Vb)
2 VELE **
STRESA (Vb)
ARONA (No)
Le altre località piemontesi classificate sono Avigliana (To) che conferma le 5 vele. Orta San Giulio (No) che conferma le 4 vele, Viverone (Bi) con 3 vele e per il lago Sirio: Chiaverano (To) con 4 vele e Ivrea (To) con due vele. In totale sono 12 i comuni sui laghi, che hanno ottenuto la bandiera delle Cinque Vele.
Le province autonome di Trento e Bolzano si confermano tradizionalmente le più premiate con 4 località e la conquista del primo posto in classifica con il comune di Molveno (Tn), vero avamposto di una rivoluzione lenta che, sul modello della località marittima di Baunei, si è posto l’obiettivo di ripensare le strategie di sviluppo turistico del territorio e contingentare il carico di ospiti, mettendo in atto uno studio per individuare il “numero giusto” di presenze che assicuri l’equilibrio tra chi vive il paese, chi lo visita e l’ambiente.
I criteri di assegnazione delle Vele di Legambiente e Touring Club Italiano.
Sono 483 i centri balneari indicati dal Touring Club. Legambiente ne ha selezionati 343, tra i quali 78 di località lacustri, sulla base dei dati raccolti sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità.
I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dagli equipaggi della Goletta Verde e di Goletta dei Laghi. Il giudizio attribuito a ciascuna località, dalle 5 vele assegnate alle migliori fino a 1 vela, è frutto di valutazioni molto approfondite.
I parametri sono suddivisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Così, vi saranno località naturalisticamente più significative delle premiate con le 5 vele, ma con servizi turistici non eccellenti. Altre località possono contare su strutture ricettive impeccabili in aree dove però mare o il lago e le coste sono state più compromesse. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “VISIT”. Questi requisiti includono l’uso del suolo, il degrado del paesaggio, la biodiversità, la gestione dei rifiuti e delle acque reflue, il trend della pressione antropica determinata dal turismo, il traffico e le politiche di incentivo alla mobilità sostenibile, la disponibilità di mezzi di trasporto a basso impatto e le politiche di decabonizzazione messe in atto nei territori.
Roberto Signorelli, vicepresidente del circolo territoriale di Legambiente ha dichiarato: “Mediamente le località lacustri del Verbano Piemontese e il lago d’Orta hanno conseguito risultati molto significativi, grazie a politiche di tutela ambientale e di protezione degli ecosistemi lacustri che sono state messe in atto dalle amministrazioni, in stretta collaborazione con le comunità locali e anche grazie alla capacità di fare rete tra i diversi portatori di interesse nel territorio. In linea con le tendenze generali, oggi l’attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale inizia ad assumere la giusta considerazione, affiancandosi ai legittimi interessi di sviluppo dell’economia del turismo. Per restare al passo con i tempi è necessario modificare e adeguare l’offerta dei servizi di ospitalità in una logica di turismo slow, sostenibile ed esperienziale. Quindi non più gli affollamenti generici della movida mordi e fuggi, concentrata sul fronte lago, ma proposte maggiormente qualificate con una visione di marketing del territorio più complessiva che sia in grado di valorizzare le peculiarità e i fattori differenzianti, senza alterare eccessivamente gli equilibri e la qualità della vita tra comunità residente, comunità ospitata e turismo giornaliero di passaggio, come purtroppo avviene in alcune località”.