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anno 2020Cronaca e attualità

Avis Arona, assemblea annuale sull’attività 2019

mercoledì 1 luglio 2020 – Comunicato stampa Avis Arona
Si è aperta con un ricordo di Dario Paracchini, avisino di lunga data e revisore dei conti del sodalizio aronese, l’assemblea dei soci dell’Avis di Arona. A tre mesi di distanza dalla programmazione si è svolta venerdì 26 giugno, dopo la sospensione a causa della pandemia legata al Covid-19 che ha portato la comunale aronese nei mesi di emergenza sanitaria alla donazione di 2 mila euro agli ospedali di Borgomanero e Novara. Nel periodo del lockdown la sezione ha avuto tante richieste di pre-iscrizione, così come nel 2019 con 79 donazioni di nuovi iscritti (il 3,5% del totale), ma purtroppo nonostante il sempre impegno profuso e le campagne di sensibilizzazione l’Avis Arona registra ancora un calo rispetto al 2018. Come ha spiegato nella sua relazione annuale 2019, votata all’unanimità, il presidente Cesare Moriggia al giro di boa di mandato essendo la sezione l’anno prossimo chiamata al rinnovo del Direttivo. «Nelle 70 giornate di prelievo abbiamo raccolto 2.257 sacche di sangue intero, contro le 2.271 del 2018, alle quali aggiungere 6 donazioni presso altre sedi e 7 plasmaferesi con un decremento sul totale impercettibile, ma che deve far riflettere alla luce del fatto che da ben 4 anni non riusciamo più ad aumentare la raccolta». I dati numerici raccontano che i donatori effettivi sono anch’essi calati, in quanto a fronte di 1.213 del 2018 si è terminato il 2019 con 1.186 suddivisi tra 772 uomini e 414 donne, mentre è aumentato notevolmente il numero di donatori a riposo temporaneo, che passa da 212 a 276, ben il 30% in più. «Il calo è per lo più dovuto al saldo negativo tra i soci cancellati (133) ed i nuovi iscritti (79)». Un ruolo fondamentale e importante all’interno della sezione aronese la svolge il Gruppo Giovani guidato dal presidente Federico Brambilla con un’attività promozionale molto intensa gestendo con entusiasmo i numerosi appuntamenti organizzati. Sensibilizzazione nelle scuole suscitando interesse nei giovani, torneo di beach volley, la Cena con Delitto, sono alcuni degli eventi messi in campo dagli avisini junior. Ottimo successo di pubblico e tanto divertimento poi con la rassegna itinerante di Avis Nazionale “Riso fa buon Sangue”, svoltasi il primo sabato di agosto 2019 in piazza San Graziano in concomitanza con il week-end della “Notte Rosa” e le tante iniziative proposte dalla comunale come il concorso musicale “La gioia di donare” in collaborazione con l’Istituto Fermi. Una nuova sfida per il Gruppo giovani nei prossimi mesi «sarà quella di promuovere l’Avis e la donazione del sangue con metodi differenti, con iniziative che non prevedano aggregazione di persone, ma sempre con l’obiettivo di avvicinare quante più persone all’Avis» sottolinea il presidente Federico Brambilla. L’Avis Arona con i suoi donatori volontari svolge un ruolo fondamentale, anonimo, gratuito, periodico e responsabile promuovendo solidarietà e contributo concreto. L’emergenza sanitaria ha reso ancora più chiaro come in materia di salute c’è bisogno dell’aiuto di tutti. «Oltre ai donatori stabili si sono presentati tanti che avevano smesso di donare e tanti che avevano bisogno solo di una motivazione in più per decidersi a diventare donatori – ha ricordato la direttrice sanitaria Carla Sturla – Durante l’emergenza sanitaria anche noi, segretari, infermieri, medici dell’Unità di raccolta ci siamo trovati proiettati in una realtà incredibile; un rischio messo in conto, che non ha allontanato da quella che, prima ancora che un lavoro, è una missione, anche se in questo caso ben diversa da quanto si stava vivendo in ospedale». Un’organizzazione stravolta e adeguata a direttive nazionali, forti cambiamenti che alla fine si sono rivelati anche migliorativi come la chiamata con prenotazione» alla quale da tempo il presidente Moriggia auspica «molto gradita perché oltre al giusto distanziamento delle persone, consente di evitare lunghe attese – ha aggiunto Sturla – Il ruolo di Avis è quello di diffondere l’idea del dono e della solidarietà, educare alla salute e agli stili di vita sani, tutelare il donatore e il ricevente. Il concetto di dono per noi significa mettersi in gioco, assumersi responsabilità e farsi carico dell’altro e in questa emergenza, non è mai venuto a mancare, anzi ha avuto la sua massima espressione».

Ufficio stampa Avis Arona – Maria Nausica Bucci

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