Opera musicale “Orfeo, chi è costui?”
venerdì 7 Febbraio 2020 – ore 21.00, Sala Polivalente San Carlo – Comunicato stampa
Il mito di Orfeo ed Euridice incanta ancora. Successo per la prima assoluta dell’opera musicale “Orfeo, chi è costui?” scritta, composta, eseguita e interpretata dal gruppo degli allievi dell’istituto superiore “Enrico Fermi” di Arona, che con il progetto “Mito e realtà” ha vinto l’edizione 2018 – 2020 del bando “LAIVin” della Fondazione Cariplo.
Uno spettacolo intenso, a tratti ironico e a tratti toccante, che ha conquistato un pubblico di tutte le età. L’opera musicale “Orfeo, chi è costui?” è stata presentata per la prima volta nella sua forma compiuta il 7 febbraio alla sala polivalente “San Carlo” di Arona, al mattino a 320 allievi dell’I.C. “Giovanni XXIII” di Arona e alla sera alla cittadinanza. Unanimi i consensi e l’apprezzamento sia per l’aspetto creativo che per la performance artistica. Sul palco trenta allievi dell’istituto superiore “Enrico Fermi” di Arona, selezionati per il loro talento per il progetto “Mito e realtà”, che ha vinto l’edizione 2018 – 2020 del bando “LAIVin” della Fondazione Cariplo, presentano in prima assoluta l’opera musicale “Orfeo, chi è costui?”. Nato dalla collaborazione tra l’Istituto superiore statale “Enrico Fermi”, “Accademia dei laghi”, e, come scuola in rete, l’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, il progetto, coordinato dalle professoresse Chiara Fabrizi e Susanna Tomasina, ha come elemento caratterizzante la creatività giovanile. Gli allievi, infatti, attraverso la riscrittura del noto mito del poeta Orfeo e della sua giovane sposa Euridice, hanno composto un’opera musicale inedita, a partire dal testo drammaturgico per arrivare alla musica e ai brani per coro e solisti. La fase creativa si è articolata in attività laboratoriali pomeridiane: sotto la guida del Maestro Marino Mora, per quel che concerne la composizione dei brani musicali, l’orchestrazione e la parte corale; della professoressa Chiara Fabrizi per la scrittura creativa e la stesura della drammaturgia.
Poi hanno lavorato alla messa in scena, affidata all’ensemble orchestrale, al coro e ai cantanti solisti e per quel che riguarda la recitazione al gruppo di giovanissimi attori del laboratorio teatrale “My Fermi” diretto da Andrea Gherardini, che ha curato anche la regia dell’opera. Il risultato si è tradotto in uno spettacolo di 45 minuti, in cui i diversi linguaggi artistici si sono perfettamente fusi.
“Un’opera che ha richiesto un grande impegno – ha sottolineato la dirigente del “Fermi” Marina Verzoletto – ma che ha saputo stimolare gli allievi a mettersi in gioco anche in ruoli diversi e non come semplici esecutori”. A fine spettacolo, alcuni di loro hanno voluto condividere il percorso creativo, spiegando come sono nati i brani composti e quali riferimenti alla storia della musica si potessero cogliere al loro interno; come si sia cercato di tradurre con un linguaggio attuale e comprensibile per i loro coetanei, una storia collocata nel mito; come si sia ovviato al problema di ricreare luoghi come l’Ade in uno spazio scenico, attraverso soluzioni registiche suggestive e come si sia lavorato alla caratterizzazione dei singoli personaggi. Tutti, passata l’emozione della “prima”, a luci spente, hanno sottolineato con entusiasmo il valore educativo e formativo dell’esperienza anche per il fatto che si è creato un gruppo coeso.
Il regista Andrea Gherardini ha espresso la sua soddisfazione: “Siamo riusciti a rendere al meglio l’idea alla base del progetto, valorizzando le capacità di tutti”. Il Maestro Marino Mora: “Testo e musica hanno creato un trait d’union espressivo, intenso e ricco di sollecitazioni. Il testo scritto dai professori insieme ai ragazzi si è accompagnato a musiche scritte altrettanto ex-novo ispirate all’antica storia d’amore. Le parti in versi e le parti in prosa sono diventate di volta in volta recitazione, declamato, lettura intonata, arioso e arie, fino allo struggente spiritual finale, accompagnate da un’orchestra da camera molto equilibrata”. Il vice-sindaco Federico Monti, presente alla prima con Chiara Autunno, assessore alla cultura e al turismo, e Marina Grassani, assessore al welfare e alle pari opportunità, nel suo saluto ha sottolineato l’eccellenza del “Fermi” che “attraverso proposte extracurricolari in modalità non scontate consente agli allievi di impegnarsi in attività culturali quali la musica, il teatro, gli allestimenti scenografici con un unico obiettivo: crescere insieme con valori assolutamente positivi”. L’assessore Autunno ha aggiunto: “Gli allievi hanno saputo trasmettere al pubblico l’energia, l’entusiasmo che hanno condiviso durante il processo di realizzazione dello spettacolo e la loro preparazione, portando sul palco un prodotto completo e coinvolgente”. Mario Ziggiotto, presidente di “Accademia dei laghi” ha detto: “Come associazione da anni siamo al fianco del ‘Fermi’ in progetti artistici che offrano ai ragazzi la possibilità di far propri quei valori culturali che, in una società liquida come quella attuale, sono e restano un punto fermo”. Le docenti Chiara Fabrizi e Susanna Tomasina, dopo aver ringraziato gli allievi per aver creduto fino in fondo al progetto dando il massimo, la collega Paola Slavazza per le scenografie, le istituzioni, Gherardini e Mora per la loro professionalità, hanno ricordato i prossimi appuntamenti: “Il ‘Fermi’ inviterà nuovamente la cittadinanza a teatro il 31 marzo e il 1° aprile prossimi. Alle 21, sempre nella sala polivalente “San Carlo” di Arona, andrà in scena il ‘Prometeo incatenato’ di Eschilo, a cura dell’Accademia del dramma antico di Siracusa, ADDA, coordinata da Sebastiano Aglianò. Il 6, 7 maggio ci saranno gli spettacoli di fine corso dei laboratori artistici, mentre l’8 maggio la premiazione del concorso di composizione e poesia ‘La gioia di donare’ in collaborazione con Avis Arona. L’opera musicale ‘Orfeo, chi è costui?’ a fine maggio sarà portata in scena a Lecco nell’ambito del festival ‘LaivIn Action”.