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anno 2018Sport ed eventi

Cena di beneficenza Avis Arona

venerdì 6 aprile 2018 – ore 20.30, Hotel Atlantic, Corso Repubblica
L’Avis di Arona venerdì 6 aprile ha organizzato una cena di beneficenza presso il ristorante l’Arc En Ciel (Hotel Atlantic) di Arona con lo scopo di raccogliere fondi per gli amici avisini di Pieve Torina, un piccolo centro in provincia di Macerata che il terremoto dell’agosto 2016 ha devastato e ha danneggiato anche lo loro sede Avis rendendola inagibile. L’idea di organizzare questa serata è stata del vicepresidente Avis Gianluca Del Re, originario delle marche che aveva contatti con gli avisini marchigiani. Alla serata erano presenti Antonella Spurio presidente Avis di Pieve Torina con il vice presidente Roberto Piermattei che sono stati accolti calorosamente da cittadini e avisini aronesi. La serata ha avuto una buona partecipazione e ha permesso di raccogliere e consegnare al presidente di Pieve Torina due mila euro.

 

Comunicato stampa Avis Arona
Raccolti e consegnati 2 mila euro per la sede inagibile degli amici marchigiani
Un successo la cena di beneficenza organizzata dall’Avis di Arona a favore degli amici marchigiani colpiti dal terremoto nel 2016. In tanti hanno raccolto l’invito a partecipare alla serata, svoltasi venerdì 6 aprile presso la terrazza dell’Arc en ciel dell’hotel Atlantic di Arona, nata con lo scopo di sostenere l’associazione donatori di sangue di Pieve Torina, in provincia di Macerata, una delle zone più martoriate del Centro Italia, la cui sede è rimasta inagibile. Diverse le cariche istituzionali presenti, dal direttivo ai soci di Avis Arona e del provinciale con il presidente Gianfranco Borsotti, alle amministrazioni locali come il primo cittadino aronese e onorevole Alberto Gusmeroli, il vice sindaco Federico Monti e la presidente del consiglio Monia Mazza, ma anche il sindaco di Dormelletto Lorena Vedovato, e tanti volti delle associazioni del territorio e molti cittadini che non hanno voluto mancare per fare del bene a favore dell’Avis di Pieve Torina rappresentata durante la serata dalla sua presidente Antonella Spurio e dal vice presidente Roberto Piermattei. Un’ottima risposta della gente, buon cibo, musica coinvolgente con dj Chicco Minniti, momenti di convivialità: un modo per stare insieme facendo del bene. Sono queste le ricette dell’evento che attorno ad un tavolo ha saputo mettere al centro la generosità, un gesto che chi è donatore sa bene cosa voglia dire, e che in questa occasione si è moltiplicato tra le persone regalando davvero una bella serata centrando l’obiettivo della raccolta fondi destinati alla ricostruzione della sede degli amici avisini di Pieve Torina resa inagibile dopo il sisma. Ciascuno con la sua partecipazione ha portato un importante contributo alla causa permettendo di raccogliere e destinare una somma di 2 mila euro consegnati direttamente durante la serata dal presidente Avis Arona Cesare Moriggia nelle mani della presidente Avis Pieve Torina Antonella Spurio. Due anni fa la scossa di terremoto che devastò Amatrice, Accumoli e rase al suolo Arquata e Pescara del Tronto. L’inizio di uno sciame sismico che proprio nelle Marche poi mise in ginocchio interi centri. Tra questi Pieve Torina che, a distanza di tempo, deve fare i conti ancora con l’emergenza. Che non è mai finita e la ricostruzione deve ancora iniziare. Le ferite del terremoto sono ancora ben visibili, come ha raccontato la presidente Avis di Pieve Torina: «la situazione è statica dal punto di vista della ricostruzione, tutto è fermo. La nostra sede si trovava nell’antica pieve, nel centro storico. Dopo il terremoto, in particolare quello del 26 ottobre quando la scossa di terremoto delle 21 di sera ha distrutto il paese, la nostra sede Avis non è più agibile, era stata ristrutturata nel 2007 dopo un altro terremoto. Lì portavamo avanti le iscrizioni e l’attività istituzionale oltre che promozionale. Non avevamo invece il punto di raccolta, le donazioni venivano fatte al centro trasfusionale all’ospedale di Camerino. Ora la sede è un piccolo container di 8 metri per 2. L’Avis Arona e tutti i partecipanti all’evento ci hanno ospitato con calore, siamo riconoscenti. Ogni volta è commovente la generosità di chi ci vuole dare una mano, ad Arona però è stata una serata particolare perché è stata l’occasione per condividere, avere un contatto diretto con chi ci ha voluto aiutare, parlare con le persone presenti: è stata davvero una bella esperienza». Soddisfatto il presidente Cesare Moriggia: «Hanno partecipato novanta persone, una presenza attiva di molti cittadini, istituzioni, donatori e non, associazioni: ringraziamo di cuore tutti e chi ha voluto esserci sostenendo le finalità dell’evento. Insieme a loro, anche le tantissime attività, ditte e commercianti, che hanno aderito e contribuito alla realizzazione della sottoscrizione a premi svoltasi durante la serata e l’accoglienza e il trattamento riservato da B Group Hotels con il padrone di casa Franco Bertalli e il suo staff proponendo ai commensali tra le varie portate ricette marchigiane e del territorio, perché l’amicizia si consolida anche a tavola». Fratelli di sangue e amici per solidarietà a cene per rafforzare un legame e sostenere una nobile causa. L’idea di organizzare la serata è stata del vice presidente Gianluca Del Re, originario delle Marche e che aveva contatti con i colleghi di Pieve Torina. «Subito dopo il terremoto abbiamo pensato di organizzare qualcosa per aiutare quella popolazione in modo concreto – racconta Del Re – I festeggiamenti per il 65 ° di fondazione della nostra comunale non ci hanno permesso di impegnarci nell’immediato, abbiamo posticipato il nostro aiuto, mantenendo però la promessa a distanza di due anni». «Ci siamo indirizzati su Pieve Torina perché è stato uno dei più piccoli centri e tra i più devastati ad essere colpiti dal terremoto, tra i meno citati dalle cronache, ma uno di quelli che ha subito maggiori danneggiamenti – ha aggiunto il presidente Moriggia – Sapevamo delle grandi difficoltà conseguenti al sisma, ma anche della loro voglia a ripartire perciò abbiamo deciso di fare qualcosa nel nostro piccolo raccogliendo offerte anche quando l’emergenza sembrava superata, ma invece c’è ancora tanto bisogno della solidarietà di tutti. Per questo non ci fermeremo ai 2 mila euro donati l’altra sera. È una promessa».

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