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Arona. Il giorno della memoria.

Ad Arona, per una buona parte degli studenti, si è celebrato con un piccolo anticipo il giorno della memoria. La ricorrenza ufficiale cade il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo polacco di sterminio di Auschwitz, e viene ricordata con cerimonie in tutta l’Europa per commemorare l’olocausto dei sei milioni di ebrei e delle numerosissime altre vittime degli stermini che hanno preceduto ed accompagnato la seconda guerra mondiale.
Nel palazzo dei congressi (mercoledì 18 genneaio ore 10.00), gremito dalle classi terze delle scuole medie e quinte di tutte le scuole elementari, gli studenti hanno incontrato Becki (Rebecca) Behar Ottolenghi, giovanissima testimone allora di quella che fu la prima strage di ebrei in Italia. Infatti, dopo la proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre ’43, subito colonne di truppe tedesche scesero dai passi alpini per assumere il controllo del nostro paese e contrastare l’avanzata delle truppe alleate che salivano dal sud.
Le prime province a venire occupate furono naturalmente quelle del nord, e quindi la nostra. Già il 15 settembre la sponda piemontese del lago, fino ad Arona, era controllata dal reparto delle SS “Leibstandarte Hadolf Hitler”, che misero il loro quartier generale a Baveno.
Nei giorni immediatamente successivi furono uccisi 54 ebrei in diverse, ravvicinate azioni a Verbania, Pian Nava, Baveno, Stresa, Meina ed Arona.
Becki Behar, allora figlia quattordicenne del proprietario dell’Hotel Meina, già Pensione Zanetta, ha raccontato agli studenti aronesi, con parole piane ed emozionate, dei giorni di prigionia nell’albergo dei sedici ebrei, di età compresa fra i 76 ed i 12 anni, e della loro orribile morte.
copertina del libro "Hotel Meina" di Marco NozzaSono seguite diverse domande dei ragazzi, alle quali hanno dato risposta sia la signora Behar, che il marito, lo storico Pierpaolo Ottolenghi.
A tutte le terze medie, quindi a circa 130 ragazzi, la Pro Loco Arona ha regalato una copia del libro “Hotel Meina” di Marco Nozza, che ricostruisce, con accuratezza storica e documentale, non solo i fatti del settembre ’43 a Meina ed in tutte le altre città del lago, ma anche i processi di molti anni dopo ed il loro triste epilogo, con la conclusiva sentenza di prescrizione, che cancellò le precedenti condanne all’ergastolo per i tre ufficiali, riconosciuti come i principali responsabili delle stragi.
Introduzione e commento dell’incontro da parte del preside, Serafino Di Piano, che, molto meritoriamente, ha saputo organizzare un incontro così significativo e seguito.
Il coro della scuola Giovanni XXIII, diretto dal maestro Marino Mora, ed il gruppo musicale degli insegnanti, hanno eseguito alcuni brani, fra i quali il tema del film Schindler List. E’ intervenuto in rappresentanza dell’amministrazione comunale l’assessore De Stefano.

Mauro Ramoni


comunicato del 24.01.2006
On-line dal 28/01/2006
agg. 01/02/2006


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