
Ex campo da calcio e IMU Istituto Marcelline: le osservazioni di Impronta Civica
martedì 24 giugno 2025 – Comunicato stampa
Riceviamo e pubblichiamo i comunicati stampa del gruppo consigliare Impronta Civica, in replica ai comunicati stampa del comune di Arona
Acquisizione ex campo da calcio di via Monte Zeda»
Oggetto: IMU Istituto Marcelline»
Ex campo da calcio di via Monte Zeda
Il Comune compra per 950.000,00 l’ex campo da calcio di via Monte Zeda (spendendo in totale 1.242.125,00 euro) per il quale dal 2010 era prevista la integrale cessione a titolo gratuito, con anche la realizzazione di opere di urbanizzazione a carico dei privati, e che dallo scorso anno è totalmente inedificabile in quanto ricade all’interno della fascia di rispetto cimiteriale.
Dimentica il Sindaco che mentre il campo è sempre stato un’area verde e solo la Variante adottata dall’Amministrazione Catapano nel 2010 ne ha potuto bloccare l’edificazione (quando venne acquistato per 1.420.000 nel 2004 ne era infatti prevista l’edificabilità con volumetria di mc 7.581 residenziale e superficie terziaria max di 1.060 mc), le altre due aree del Piano Particolareggiato BR18 (c.d. variante Capra) ospitano già edifici fatiscenti di grande impatto che la variante andava a comunque a ridurre.
L’idea di limitare ulteriormente quelle volumetrie è senz’altro ottima. Ma allora ci si chiede perché, con la recente variante di adeguamento al PPR, la Giunta abbia deciso di toccare, azzerando i volumi o riducendoli della metà o di 2/3 per molte aree edificabili (anche in zone non paesaggisticamente sensibili), mentre nulla abbia previsto per “GLI ENORMI VOLUMI COSTRUIBILI” (cit.) in via Monte Bianco e Gen. Chinotto con una evidente quanto ingiustificata disparità di trattamento.
Sostenere, come fatto, che non si poteva fare perché il Piano particolareggiato era già in esecuzione non è credibile e smentito dal fatto che, acquisendo il campo di via Monte Zeda, si è andati proprio in quella direzione, sottraendo al Piano una delle aree essenziali per la sua realizzazione. Altra notazione. Solo pochi anni fa (2017) il Consiglio comunale, giustamente, bocciava la richiesta di costruire un supermercato in via Monte Zeda, sostenendo, tra le altre cose, che non si poteva perchè l’area “fa parte di un programma complesso di recupero urbano per l’attuazione del quale l’Amministrazione Comunale ha già approvato con D.G.C. 18/10/2011, n.161 il Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica esteso all’intero ambito BR18 del quale fanno parte proprietà in capo a soggetti terzi per i quali l’eventuale approvazione dell’intervento in deroga richiesto da Finbrico srl (e Lidl Italia srl) risulterebbe compromessa l’attuazione del piano particolareggiato vigente”. Cosa è cambiato da allora?
Siccome da allora nulla è cambiato, è evidente che riducendo le volumetrie negli altri due ambiti il prezzo del campo di via Monte Zeda sarebbe crollato. Perché quindi non è stato fatto? Il Comune, cioè gli aronesi, avrebbe potuto risparmiare cifre considerevoli…ma l’importante è fare, subito, tanto i soldi ci sono, i nostri…
Impronta Civica Arona
Marcelline. IMU dovuta? contributo in arrivo.
Dopo le dichiarazioni rilasciate da una autorevole sostenitrice che, felicitandosi per la recente vittoria elettorale, ringraziava il Sindaco perché non faceva pagare IMU e TARI all’Istituto Marcelline, la scorsa estate ci siamo interessati chiedendo all’Ufficio Tributi conferma della notizia.
Abbiamo quindi scoperto che l’Istituto effettivamente non pagava l’IMU, nonostante la Cassazione, confermando un orientamento già emerso dal 2020, nel 2024 avesse ribadito che l’esenzione spetta solo nel caso in cui l’attività svolta abbia ad oggetto immobili destinati allo svolgimento di attività non economica e l’attività sia svolta a titolo gratuito ovvero dietro il versamento di un corrispettivo puramente simbolico.
A fronte di ricavi per più di 1.600.000 euro (anno 2020, come da ultimo bilancio pubblicato e poi rimosso dal sito istituzionale) nessuna esenzione era in effetti giustificabile, sicchè l’Ufficio tributi ha dovuto cominciare a recuperare il dovuto, iniziando dall’ultimo anno non coperto da prescrizione, il 2019.
Inizialmente l’Istituto ha chiesto l’accertamento con adesione, ma successivamente ha ritenuto di impugnare comunque l’atto davanti alla Commissione tributaria di Novara. Vedremo come andrà a finire, ma perché ricorrere al Giudice costringendo il Comune a difendersi?
Intanto o, meglio, contemporaneamente nel marzo di quest’anno inviava al Comune una richiesta di contributo in relazione alle spese sostenute dal 2019 al 2024 e sostenute nel 2025, per complessivi euro 537.381,36 per opere di manutenzione straordinaria effettuate sugli immobili di proprietà.
La Giunta ha quindi pensato bene di fare un regolamento proprio per la concessione di contributi in conto capitale ed oggi apprendiamo che un primo (?) contributo di 63.000 euro è già stato concesso. L’importo è proprio pari all’IMU dovuta (euro 57.880,00+4.930,51 di intessi per un totale di 62.818,00): in pratica ciò che esce dalla porta rientra dalla finestra. Singolare, oltre la coincidenza temporale, è che la Giunta abbia concesso un contributo ad un soggetto che, attualmente, è in contenzioso con l’Amministrazione.
La Giunta non dubita della motivazione addotta dal richiedente che ipotizza che il pagamento dell’imposta dovuta rischia “di rendere antieconomica, nel medio periodo, l’attività dell’Istituto scolastico paritario, mettendo a rischio la prosecuzione delle sue attività, culturali ed educative”. Qualche dubbio, però, che pagare 58.000 euro di IMU (pari a circa il 3,59% dei ricavi e al 5,77% delle sole rette incassate) possa mettere in crisi il bilancio dell’Istituto che, nel 2020, aveva ricavi per 1.600.000 euro e utili per 127.057,65 euro, forse potrebbe sorgere.
L’augurio è che veramente si possa, a breve, porre fine al contenzioso e incassare quanto dovuto anche per gli anni dal 2020 al 2024. Ma il risultato è che, attraverso la concessione del contributo in conto capitale, il debito di qualcuno viene fatto ricadere su tutti i cittadini aronesi.
Ovviamente salvo interventi legislativi che, come preannunciato da taluno, potrebbero anche essere assunti. In effetti dopo gli sconti alle concessioni balneari e le proroghe contro legge, non ci meraviglieremmo più di nulla. Neanche del fatto che si equiparino le scuole pubbliche, gratuite e aperte a tutti, a quelle paritarie dove l’accesso è consentito solo a chi è in grado di sostenerne le rette.
Impronta Civica Arona.