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anno 2024Cronaca e attualità

Impronta Civica: sull’ambiente solo parole, azioni concrete ancora assenti

mercoledì 4 settembre 2024 – comunicato stampa 
Un bel tacer non fu mai scritto, ci dicevano sempre i nostri nonni.
Leggendo la replica al nostro comunicato, comparsa su Giornale di Arona del 30.08.2024, si nota come il Sindaco non abbia perso l’occasione per riempirsi la bocca di parole vuote, senza umiltà e senso del vero.
Lui ha la sua storia da raccontare e andrà avanti fino alla fine del mandato. Volere è potere, il Sindaco di tutti, tra la gente per la gente, AVANTI TUTTA.
Ma su di noi e su tanti cittadini non attacca.
Amministra la città da 13 anni e quello che oggi non funziona è frutto della SUA amministrazione e della SUA gestione della città e del poco coinvolgimento degli altri attori del territorio.
Nel nostro video denunciavamo la situazione indecente in cui Arona si sveglia ogni mattina. UN FATTO sotto gli occhi di tutti, almeno quelli che vogliono vedere.
Il nostro era un invito ai giovani, a prendersi cura del lago e della città.
La lettera della super assessora ad Ascom ribaltava sui commercianti la responsabilità. La risposta del Sindaco denota come non abbiano idea di come affrontare e risolvere i problemi.
Lo si fa insieme, chiamando tutti a dare la propria visione e fare proposte concrete condivise: solo così ci può essere reale corresponsabilità.
Lui attacca accusando il PD di aver amministrato male la città (il Pd nacque a fine 2007 e il centro sinistra amministrò dal 2005 al 2010). Nessuno di chi oggi rappresenta Impronta Civica ha mai avuto responsabilità amministrative in Arona.
Vuole ridicolizzarci, senza sapere che non ci riuscirà .
Stiamo aspettando di vedere i nuovi bidoni ordinati (15 per 10.000 euro) e capire quali verranno sostituiti: se quelli più datati o quelli più nuovi della finta differenziata con i tre buchi, fatti mettere proprio da lui! Bidoni INUTILI perché la raccolta differenziata non viene fatta correttamente.
Le nostre proposte sono piccole prassi che avvengono in altri comuni, ma che non imporremmo perché le decisioni si valutano INSIEME a chi le deve attuare.
Sulle plastiche e il tipo di rifiuto, molte sono lattine, bottiglie d’acqua e di vetro, per cui la sperimentazione di bioplastiche non sarebbe una soluzione.
Già oggi i bicchieri take away sono di carta o bioplastica. La plastica monouso è stata bandita dal 2021 dall’UE. La stessa UE da cui alle ultime elezioni europee il carroccio prendeva le distanze con slogan da “meno Europa” e definendo tali politiche “follie ecologiste”.
Nel 2018, 6 anni fa, il Consiglio Comunale approvava l’adesione all’iniziativa “Plastic Free Challenge”, promuovendola come “un segnale importante e il Comune per primo darà l’esempio per liberarci dalla plastica monouso.”
All’epoca il nostro onorevole diceva: “E’ un progetto impegnativo e ambizioso, ma Arona vuole proseguire con coraggio nel percorso virtuoso intrapreso in materia ambientale.”
Sono passati sei anni, cosa ha fatto? Che fine ha fatto la sperimentazione avviata in uno dei bar del lungo lago? Lui dov’era? E’ ancora colpa del PD?
Se l’Ambiente fosse una priorità vera, allora bisognerebbe dargli il giusto rilievo e chiamarlo come si deve.
Nel 2010 l’Assessore Tavecchi Angelo aveva le deleghe: Ambiente, Commercio, Polizia Amministrativa, attività produttive, Patrimonio e demanio.
Nel 2015, l’Assessore Monti aveva la delega alle “POLITICHE PER LA RIGENERAZIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO”.
Nel 2020 Monti tenne per sé la delega all’Ambiente.
Ora abbiamo Monica D’Alessandro, assessore con delega a “SPAZIO PUBBLICO E BENE COMUNE”, nuova denominazione che non esisteva in precedenza. L’Ambiente è molto di più che il decoro urbano o il “bene comune”, concetto astratto e indefinito.
Sarebbe un atto di responsabilità e trasparenza chiarire le mansioni dell’Assessore allo “Spazio Pubblico e Bene Comune”. Per ora le uniche variazioni viste sono state ordinare nuovi bidoni e panchine, mettere fioriere sulle rotonde.
Ci chiediamo se si occuperà lei di tutte le questioni urgenti sopra elencate.
Forza Assessore, c’è tanto da fare e noi marcheremo stretto. Alla fine è il compito dell’opposizione, o no?
A meno che non si voglia continuare a dare la colpa a chi, più di 20 anni fa, per 5 anni, amministrò il Comune… dimenticando però che in questi 13 anni, in campo ambientale, non abbiamo assistito a nulla di rivoluzionario: sono state applicate le regole e le norme già previste.
La raccolta differenziata è iniziata in Piemonte nel 2005 e i primi sono stati anni di sperimentazione in tutta la regione. I dati di Arona hanno sempre rispecchiato i dati regionali e sono andati in crescendo negli anni. Il vero cambiamento è avvenuto quando anche Arona adottò finalmente il sistema del “sacco conforme”.
Gli allacciamenti al sistema fognario, responsabilità di Acque Novara Vco, sono imposti dalla legge Merli del ’76, dalla Legge Regionale n° 13/1990 e dal Codice dell’Ambiente del 2006.
Qualsiasi proposta arrivata nel tempo dall’opposizione è stata bocciata: un albero per ogni nato, incentivi per pannolini lavabili, fotovoltaico, certificazione 14001, centraline per il controllo dell’aria, ecc. Poi, dopo un certo tempo, le stesse proposte sono comparse nei loro programmi senza mai un grazie a chi le aveva avanzate.
Nessuna politica di energia green significativa (il fotovoltaico al Palagreen ha semplicemente assolto ad un obbligo di legge), nessun Piano Urbanistico di Mobilità Sostenibile (la ciclabile e il buono per le bici elettriche non sono un Pums), nessuna intenzione di misurare le emissioni di CO2 cittadine e andare in riduzione o compensazione, nessun contratto per l’acquisto di energia elettrica certificata da fonti rinnovabili, nessun tentativo di approcciare una certificazione ISO 14001 per il Sistema di Gestione Ambientale integrato.
Impronta civica Arona.

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