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anno 2024Cultura e spettacolo

Mostra personale “Settanta” di Giancarlo Fantini

sabato 31 agosto 2024 – ore 16.00, Spazio Moderno 
Sabato 31 agosto alle ore 16.00, presso lo Spazio Moderno in via Martiri della Libertà ad Arona, è stata inaugurata la mostra personale “Settanta” di Giancarlo Fantini. L’evento è stato introdotto dal critico d’arte Simone Fappanni e accompagnato dalle melodie del sax suonate da Luca Marchetti. Oltre alle opere di Fantini, la mostra presenta anche i lavori di Luisa Ticozzi e Mojsi Harka, quest’ultimo autore di una “caricatura” dello stesso Fantini, che espone tra le sue opere. La mostra resterà aperta fino a domenica 15 settembre, dalle 16.00 alle 18.00 tutti i giorni, sabato e domenica anche dalle 10.00 alle 12.00. 
All’interno della mostra si svolgeranno degli eventi, domenica 1 settembre alle 16.00, Moka presenta “L’italianissimo frutto” di Angelo Vecchi, un’opera accompagnata da una raffinata degustazione di vini a cura di Enotela. Sabato 7 settembre, sempre alle 16.00, Paolo D’Anna ci accompagnerà in un viaggio attraverso l’arte di Caravaggio, esplorando la vita e le opere del grande maestro. La settimana successiva, domenica 8 settembre alle 16.00, Elide Del Negro ci parlerà di “Artenatura – dalla Terra per la propria anima”. Sabato 14 settembre, alla stessa ora, Alessia Bucco presenterà “Naturale da Manuale” con l’Associazione Blu Frutti che proporrà un’esperienza gustativa con “Assaggia il territorio”. La rassegna si concluderà domenica 15 settembre alle 16.00 con una performance dei ragazzi del coro AMA, diretti da Sara Piola, che presenteranno “Spaghetti Jukeboxe 2.0”, accompagnati al pianoforte da Viola Forcherio.

dal manifesto dell’artista 
Trascorsi i primi 20 anni di ArteAdAronA, celebrati nel 2023, in attesa del prossimo impegnativo compleanno dello Spazio Moderno, soprattutto non potendo fermare la corsa del Tempo, ho deciso di dedicare la personale di questi giorni ai miei primi 70 anni, che andrò a compiere tra qualche settimana.
Non ricordo chi mi ha spiegato come i decenni della nostra esistenza su questo pianeta corrispondano spesso a dei momenti di grandi cambiamenti, in quanto vivibili come dei cicli. Non conosco bene la numerologia e tutti gli annessi e connessi, ma, per quanto mi riguarda, i settanta non sono cosa da poco e quindi vanno degnamente iniziati. Salvo modifiche dell’ultimo momento dovute a cause esterne alla mia volontà, in questa occasione vorrei esporre 70 opere, tra cui le ormai classiche 12 nuove, che mi hanno consentito la realizzazione del calendario 2025. Proseguendo nella mia visione di ‘artetotale’, anche in questa occasione ho invitato qualche compagno di viaggio. Qualcuno/a nuovo/a, altri già… collaudati.
Luisa Ticozzi mi ha colpito fin da subito per l’attenzione alle cose che fa e pure per la sua disponibilità ad entrare nel direttivo di ArteAdAronA. La stessa cura ho notato nei lavori di Mojsi Harka ed anche con lui è stata attrazione reciproca: il regalo che mi ha fatto lo potete vedere in mezzo agli altri suoi preziosi pezzi. Luca Marchetti ha la musica dentro e ci regalerà molti brividi, ascoltandola. 
La presentazione è a cura di Simone Fappanni che, oltre ad essere un valente critico, è diventato un amico che mi porta a mostrare nella bassa padana. Su Moka, novella editrice, non ho mai avuto dubbi né perplessità. Abbiamo sempre lavorato bene insieme ed il fatto che, insieme, abbiamo individuato in Angelo Vecchi l’autore da presentare qui la dice lunga sul come la sinergia risulti efficace. Oltretutto quello con l’autore de “l’italianissimo frutto” è stato davvero un reincontrarsi, visti i comuni passati di… mezzo secolo fa. DI ENOTELA, nome d’arte di William Dozzi c’è da segnalare la competenza e la disponibilità per un mestiere ormai giunto alla seconda generazione: di vino non me ne intendo, le cornici dei miei quadri ormai da anni si realizzano qui. 
II “Caravaggio” di Paolo D’Anna sarà memorabile e chi non l’avrà visto, il 7 settembre, non saprà cosa si è perso. Di Elide del Negro so ancora poco, ma se Moka si è detta entusiasta dopo che le ho fatte incontrare, c’è da fidarsi. Con Alessia Bucco ho già lavorato e i suoi “blu frutti” sono solo da gustare, così com’è da visitare il luogo fiabesco in cui opera da qualche anno. Sara Piola, Viola Forcherio e i ragazzi del coro AMA li conosco e li sostengo da tempo, al punto che l’unica condizione che ho posto è che sia solo musica italiana. Questa è, in sintesi, la mostra che il visitatore avrà la possibilità di godere nelle prime due settimane di settembre. Naturalmente ci sono anche i quadri. Da vedere e, in molti casi toccare, perché negli anni ho continuato a raccogliere ed apporre sulle tele una moltitudine di materiali con due obiettivi da tempo noti ed esplicitamente dichiarati: stante la povertà dimensionale della tela, aumentare le profondità degli spazi raffigurati e/o mettere sul supporto un po’ del materiale raccolto nel luogo rappresentato. 
Non amo i numeri, ma più di 500 opere realizzate soprattutto negli ultimi 50 anni sono già un bel bagaglio di ricordi da lasciare a chi vuol passare un poco del suo tempo con me, in questa vita. 
Giancarlo Fantini

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