Arona, ricorda il generale Antonio Chinotto
sabato 24 Agosto 2024 – ore 10.00, Monumento ai caduti Piazza
Nella mattinata di sabato 24 agosto è stato ricordato con una cerimonia laica il Generale Antonio Edoardo Chinotto, Medaglia d’Oro aronese della Grande Guerra e Caduto per la Patria a Udine il 25 agosto 1916.
La cerimonia, organizzata dalla Federazione novarese dell’ Associazione Nazionale Volontari di Guerra (rappresentata dal Presidente Valerio Zinetti e dall’alfiere Luca Bricco) ha visto la partecipazione dell’ Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Novara (rappresentata dal Presidente provinciale Carlo Malvisi) e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Arona (intervenuta con il vice presidente Roberto Tagliatesta), nonché dell’Assessore Emanuele Bertani del Comune di Castelletto Ticino, che insieme all’Amministrazione della Città di Arona ha patrocinato l’iniziativa.
La vicenda del Generale Chinotto, riassunta nella lettura di una breve nota biografica durante il momento di ricordo, è quella di un Generale che rimase sempre Soldato. Al comando della Brigata Piacenza partecipò ai combattimenti sul fronte del Carso, venendo ferito per ben tre volte e meritando così una Medaglia d’Argento al Valor Militare già nell’estate del 1915. Costretto a lasciare il fronte nel febbraio del 1916 per motivi di salute, vi rientrò per prendere parte alla sesta battaglia dell’Isonzo nell’agosto successivo, dirigendo personalmente le operazioni che portarono alla conquista delle alture vicino a Monfalcone. Aggravatesi le sue condizioni di salute, venne ricoverato nell’Ospedale di Udine, dove spirerà il 25 agosto 1916.
Le esequie, tenutesi a Udine il 28 agosto 1916, videro l’orazione del Duca d’Aosta, che nel porgere l’ultimo saluto al Generale aronese, nel quale venne ricordato come Chinotto, appena guarito dalla malattia che poi lo portò alla morte, domandò di tornare al fronte per guidare i soldati “nelle giornate di Monfalcone che tanto contribuirono alla vittoria di Gorizia”.
A Chinotto Vittorio Emanuele III conferì il 10 gennaio 1917 la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria con la seguente motivazione:
«Sul Carso, comandante di brigata, ferito due volte il 25 luglio 1915 e nuovamente l’8 agosto, volle rimanere alla testa delle sue truppe, che guidò alla conquista di forti trinceramenti nemici, dando continua prova di tenacia e di sprezzo del pericolo. Sul medio Isonzo, comandante di divisione, sebbene in precarie condizioni di salute, lasciò il comando solo allorché dovette farsi operare. Appena in condizioni di reggersi in piedi, chiese ed ottenne di tornare al posto di combattimento; destinato al comando del settore di Monfalcone, lo tenne fino agli ultimi giorni di sua vita; mirabile esempio a tutti del più alto spirito di sacrificio e delle più belle virtù militari. Prode condottiero, valoroso soldato, morì dopo aver consacrato alla Patria anche le estreme energie, solo deplorando di non poter più nulla dare all’Italia ed al suo Re. Altipiano Carsico, Medio Isonzo, Settore di Monfalcone, luglio 1915 – agosto 1916.»
L’iniziativa ha voluto così ridonare alla Città di Arona ed alla provincia di Novara la memoria di uno dei suoi figli Caduti per l’Indipendenza e la Sovranità dell’Italia: sepolto nel lontano Sacrario Militare di Redipuglia, quella targa che lo menziona sul Monumento ai Caduti di Arona e sotto la quale è stato apposto un omaggio floreale avvolto dal Tricolore, ricorda un Generale che continuò a sentirsi soldato anche di fronte alla malattia e che chiese quale unico privilegio quello di poter tornare a combattere per la sua Patria.
Comunicato stampa Associazione Nazionale Volontari di Guerra
ascolta l’audio della cerimonia