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anno 2017Cronaca e attualità

Che tristezza!

sabato 14 ottobre 2017
La pubblicazione all’albo pretorio della delibera del CC n° 54 del 2 ottobre avente per oggetto:
LEGGE N. 106/2011 “PRIME DISPOSIZIONI URGENTI PER L’ECONOMIA” – RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE AL RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA RICHIESTO DA “LIDL ITALIA S.R.L.” PER INTERVENTO IN VIA VITTORIO VENETO ANGOLO VIA MONTE ZEDA DI PROPRIETA’ DELLA SOCIETA’ “FINBRICO S.R.L.” consente di svolgere altre ulteriori considerazioni che in precedenza non avevamo potuto fare, non avendo conoscenza del testo della proposta all’esame ed approvazione del Consiglio comunale.

A lettura avvenuta, confermiamo quanto già scritto prima sull’argomento sotto il titolo “La frittata politica che, sul punto, non era in contrasto con la depositata proposta di non accogliere la richiesta della società “LIDL Italia Srl e della “Finbrico Srl” perché non rispondente alle finalità della legge n° 106/2011 e perché avrebbe compromesso “l’attuazione del piano particolareggiato vigente”.

Aldilà dell’aver fatto inserire nell’odg del Consiglio comunale un argomento (già etichettato come non accoglibile), ci chiediamo ora cosa abbia spinto il Sindaco a dichiarare – nel corso della discussione – che l’area verrà acquistata dal Comune.

Perché mai all’improvviso è emerso un interesse per quell’area, che il Comune riavrà con l’attuazione del Piano Particolareggiato vigente?

Per quale ragione un tale interesse non fu manifestato allorché – sotto elezioni – la Finbrico non rinnovò più il comodato d’uso dell’area, che il Comune da anni deteneva in possesso e benché questa decisione evidenziasse un grave pregiudizio per le uscite di sicurezza dell’attiguo complesso scolastico?

Non cogliamo al momento il senso e la logica sottesi in questo annuncio.

Se avevamo definito “frittata” l’inserimento dell’argomento in questione nell’odg del Consiglio comunale del 2 ottobre, la manifestata intenzione d’acquisto dell’area nel corso del dibattito consiliare ci spinge a pensare ora, addirittura, ad uno “pastrocchio”.

Che tristezza!

A procurarci una tale sofferenza è il voto compatto (sic!) espresso sul punto dalla maggioranza consiliare, che peraltro – a distanza di qualche giorno – segue quella causata dalla soppressione di due stalli di sosta in via Paleocapa avanti alla cartoleria Preti, che il Comune non ha neppure motivato in un atto pubblico.

M. Cavalli – A. Di Natale – M. Ziggiotto

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