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anno 2016Cronaca e attualità

Filodiffusione: nuovo mass media al servizio del Comune?

martedì 31 maggio 2016
Sono stati stanziati 38.000 euro nell’ambito della variazione al bilancio 2016 approvata con delibera CC n° 21 del 9 maggio 2016 per la realizzazione di un impianto di filodiffusione centralizzata in Rocca, Lungolago Marconi, parco giochi in corso Repubblica, Piazza del Popolo e Piazza San Graziano.
Per una località che sul Lago Maggiore ambisce ad assumere la leadership in campo turistico è più utile disporre di un impianto di filodiffusione o di servizi igienici decorosi, essendo quelli esistenti in numero insufficiente e posizionati solamente al centro?
Sarà questa la domanda che si porranno gli aronesi nei prossimi giorni, allorché vedranno posizionare da ditta specializzata su pali ed alberi numerose casse acustiche.
In linea di principio generale non appare corretto che gli esercenti pubblici, seppur obbligati a dotare l’esercizio di apposito locale igienico-sanitario, debbano sostituire – in via quasi esclusiva – il Comune nell’erogazione di un servizio prettamente pubblico; d’altra parte il posizionamento di bagni chimici e WC mobili a noleggio costituisce soluzione alternativa esclusivamente in situazioni eccezionali.
Non sfugge comunque che, nonostante l’automazione di sistemi idrici e di accessibilità, la gestione di un servizio igienico pubblico presenti problematicità non sempre di facile soluzione.
La filodiffusione per contro non presenta in apparenza grossi problemi gestionali, è di immediata realizzazione (è ipotizzabile che l’impianto sia già pronto per la manifestazione del 2 luglio) e socialmente giustificabile.
A tal riguardo vale la pena ricordare ed osservare che per incidere sulla vita, la mentalità, le abitudini e rapporti sociali dell’Italia del tempo, nell’agosto 1924, fu costituito l’URI (unione radiofonica italiana), successivamente trasformato in EIAR (ente italiano audizioni radiofoniche) e che la voglia di sopraffazione ideologica è sempre dietro l’angolo, benché l’odierna situazione socio-culturale del Paese è di gran lunga ben diversa da quella dell’agosto, sopra evocato.
Quanto appena detto trova conferma nel mancato rinnovo dell’abbonamento annuale in Comune di alcune testate giornalistiche locali, peraltro già tentato – senza successo – qualche anno fa; o quanto meno non costituisce un bel segnale.
A fronte di talune spese assolutamente discutibili, la giustificazione di natura finanziaria fornita sul punto dall’Amministrazione non regge e mira solamente a fuorviare i cittadini per nascondere la ragione sottesa, che andrebbe ricercata unicamente nel (basso) grado di gradimento di taluni articoli riguardanti il suo operato.
Poiché a pensare male degli altri si fa “peccato” è bene non indugiare ulteriormente sull’argomento, anche se Andreotti aggiungeva che “spesso ci si indovina”.
D’altra parte – nel campo dei valori democratici – non è mai cosa inutile tenere alta l’asticella della vigilanza.
Stante la decisione assunta dall’Amministrazione sarebbe pertanto quanto mai necessario che venga portato a conoscenza dei cittadini: – chi sarà il responsabile dell’impianto, – se la gestione dell’impianto venga fatta in forma diretta o affidata ad altri, – e soprattutto chi determinerà il programma dei contenuti radiofonici (sonori e non) da trasmettere.
L’annuncio che RTL è partner del Comune nella manifestazione delle Frecce Tricolori non supera le questioni poste; verosimilmente, come d’abitudine, l’Amministrazione le lascerà inevase o semmai diffonderà, glissandole, che l’impianto è finalizzato alla sola trasmissione di notizie di servizio afferenti la sicurezza in vista di manifestazioni come: Frecce Tricolori, Lunga Notte e altre simili.
Se fosse così, a parte la spesa comunque discutibile, svanirebbe almeno in parte la preoccupazione per la diramazione di deliranti annunci autoreferenziali o di frivole vanità, benché riferite al territorio, il cui ascolto provocherebbe al sistema nevrotico di numerosi cittadini aronesi sollecitazioni poco benefiche.

M. Cavalli – A. Di Natale – M. Ziggiotto

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